Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli Nino Rota e la ‘sua’ Puglia delle bande da giro

Nino Rota e la ‘sua’ Puglia delle bande da giro

Nino Rota fu direttore del Conservatorio di Bari dal 1958 al 1974, una scelta di vita che non poté non risentire della frequentazione con sonorità, melodie folkloriche e popolari della Puglia che egli ebbe sicuramente modo di conoscere, e che sono dimostrate da alcune sue composizioni ‘colte’ (sinfonia detta Tarantina, insieme alla Ouverture La Fiera di Bari e alla Ballata per corno e orchestra Castel del Monte).

Una “sua” Puglia che è per lui, musicista internazionale che ebbe un premio Oscar nel 1975 (Padrino II), espressione di un mondo segreto e amato, luogo degli umili e dei semplici, lui che amava ascoltare le bande di Gioia del Colle e di Squinzano, di Acquaviva delle Fonti e Ceglie Messapica, di Ruvo, Conversano e Carovigno. Da qui una passione, e poi una sorta di manìa condivisa con Federico Fellini nel citare nella sua musica per film marce e marcette di bande.

E la musica filmica di Nino Rota è piena dagli amati riflessi della banda di cui molti esempi si possono ascoltare dalle sequenze di film felliniani come Le notti di Cabiria, Fellini 8/12, Amarcord, Giulietta degli spiriti, I Clowns. Come allora non dimenticare il famoso finale del film 8 e1/2 quando un gruppetto di clowns suonano così così, come una vera banda da giro pugliese. Essa è diretta da un ragazzino bianco-vestito, e ancora una volta una marcetta rotiana fa muovere attorno ad una pista da circo tutti i personaggi di quell’indimenticabile sequenza!

Prof. Piefranco Moliterni

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