
Volendo elencare tre dei motivi “personali” che determinarono la nascita del Movimento Empatico, indicherei i seguenti punti:
- Il mio desiderio di possedere tutte le arti per le quali avvertivo forti pulsioni, ma che mi rendevo conto non avere il giusto tempo da dedicare loro come avrei voluto. Pertanto capii che solo l’altro avrebbe potuto completarmi facendo di me l’artista totale che sognavo di essere per poter “vibrare d’emozione” fino in fondo.
- Il mio desiderio di cogliere la verità delle cose e della vita e dunque il tentativo di elevare il grado stesso di verità raggiungibile aumentando i frammenti, i punti di vista, e coniugandoli tra di loro attraverso un’azione interdisciplinare.
- L’insofferenza che percepivo allorquando mi imbattevo negli artisti “non-artisti” narcisistici: così tronfi nello sciorinare quel dichiarato talento che io francamente non intravedevo…
Poi chiaramente il tutto fu esacerbato dalla Pandemia, dai lockdown e dall’esigenza di dover rispondere a quell’isolamento fisico e psicologico che opprimeva me e il mondo…





