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Multe salate

Mentre il governo sta affrontando gli ultimi dettagli della legge di bilancio, che dovrà presentare a breve in Parlamento,  sta anche  preparando ulteriori rottamazioni,   che però non riguardano le multe per infrazione del codice della strada

Negli ultimi trenta anni le multe si sono trasformate: l’inflazione ha toccato anche le multe.

Inoltre l’avvento dei computer negli uffici e degli autovelox nelle strade ha reso possibile la moltiplicazione delle sanzioni. Per di più se prima poteva succedere che una contravvenzione in cui l’automobilista non pagava al.momento.dell’ infrazione non venisse inviata a casa oggi con i computer non sfugge più nulla.

E se l’autista punta sulla possibilità della prescrizione,  che di solito avviene dopo cinque anni, ci pensano i computer a inviare solleciti. E se arrivano solleciti la prescrizione non si applica.

Se in passato inoltre le multe erano di cinquantamila lire ( venticinque euro di oggi ) oggi sono di cento euro. E mi riferisco a quelle per divieto di sosta, quelle meno gravi.

Se si pagano subito sono di settanta euro se si pagano entri i sessanta giorni diventano di cento euro e dopo sessanta giorni diventano di duecento.

Se poi disgraziatamente non si hanno i soldi per pagare,  dopo un annetto vengono rimandate raddoppiate,  e nell’arco di tre o quattro anni superano i milleseicento euro. Naturalmente dipende anche dalla gravità dell’infrazione.

E infine può arrivare l’ingiunzione di pagamento. Quella per cui se non paghi ti mettono le ganasce all’auto, oggi si chiama fermo amministrativo, e ti pignorano lo stipendio.

I tre quarti degli italiani paga

I rimanenti sono turisti, persone che non hanno i soldi, disoccupati, furbi o persone che lavorano lontano dal luogo di residenza e non ricevono le comunicazioni.

Per venire incontro a questa categoria di persone in passato gli atti giudiziari rimanevano in posta per sei mesi. Adesso non si usa più. E quindi un fuori sede riceve raccomandate che non ritira e non sa nemmeno di avere infrazione da pagare.

Poi ci sono i furbi, quelli che contano sul cognato che lavora in comune oppure non hanno nulla che gli si può pignorare. E aspettano senza pagare. Prima o poi anche le multe cadono in prescrizione.

Di fronte a questa numerosa categoria – nel sud notoriamente più povero sono quasi la metà – non si prevede nessuna rottamazione.

Le multe sono l’unica ‘tassa’ che non guarda in faccia nessuno. Non dipende dall’ ISEE. Non dipende dal livello di ricchezza o povertà. È uguale per tutti

O meglio chi la può pagare paga subito e paga meno. E chi non ha i soldi pagherà di più quando avrà i soldi, con la tredicesima.

Attilio Runello 

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