Principale Estero A Gaza traballa la tregua

A Gaza traballa la tregua

L'inferno di Gaza cancella anche l'innocenza
Foto tratta da Pixabay

In uno scambio di accuse reciproche cresce a Gaza la tensione tra Israele ed Hamas

In un clima di estrema tensione, sembra sempre più vacillare la tregua a Gaza. Troppi i punti da risolvere e, ancor più, quelli rimasti in sospeso. In un contesto quanto mai teso incombono le minacce e le pesanti affermazioni di Netanyahu rilasciate nei giorni scorsi all’emittente Cbs.

Un orizzonte cupo

Tutto sembra ancorato al nulla nella desolazione di Gaza. Tutto sembra esprimere morte e distruzione, mentre le speranze degli abitanti si perdono nella desolazione delle macerie e nei ricordi dell’orrore vissuto. A Gaza si continua ad uccidere!

. Proprio ieri soldati israeliani hanno ucciso 9 palestinesi, rei di essersi avvicinati troppo alle loro linee, mentre Hamas immortala con video shock le esecuzioni che va compiendo di presunti collaborazionisti o esponenti di gruppi rivali. Un’escalation di violenza che lascia senza parole e trova la condanna di Abu Mazen

La tensione è alle stelle e il caos sembra dominare la scena. Le notizie si susseguono, in un braccio di ferro che non fa presagire niente di buono.

Una lotta per la vita

Ogni ora, ogni minuto può essere l’ultimo per gli abitanti di Gaza, o almeno per quel che rimane di essi. E, ancora una volta, Israele che esige la restituzione dei corpi degli ostaggi morti in breve tempo, ricorre al ricatto della fame.

Solo questa mattina infatti, dopo la restituzione da parte di Hamas di altri 4 corpi, Israele ha reso noto che in giornata riaprirà  il valico di  Rafah per far passare quegli aiuti umanitari destinati ad una popolazione provata da mesi di carestia.

Hamas, dal canto suo, ha promesso di restituire in giornata altri 4 corpi.

Le dure parole di Netanyahu

In un contesto del genere spaventano ancor di più le dichiarazioni rilasciate da Netanyahu alla Cbs. Dichiarazioni che ricalcano in larga parte le parole di Trump, nel corso del suo discorso alla Knesset

La pace si conquista con la forza’ Un’affermazione, questa che ricalca quanto evidenziato dal grande pacificatore del momento. Donald Trump, ma fa capire quali siano i metodi che il leader israeliano intenda perseguire qualora Hamas non rispetti gli accordi presi.

‘ Se Hamas non accetterà di disarmarsi, si scatenerà l’inferno’. Torna dunque alla ribalta una parola che evoca scenari già visti e vissuti da una popolazione inerme che chiede solo di vivere e, soprattutto, di vivere in pace

Tensione anche in Cisgiordania

Vietato parlarne, a quanto sembra. Nessun punto del famoso accordo di pace ha infatti sfiorato l’argomento, mentre continua la spietata avanzata dei coloni israeliani in un territorio da sempre abitato da palestinesi.

Un progetto ambito da Israele da tempo e mai concretizzato, che, come è noto vanificherebbe la costituzione di uno Stato palestinese.

Un espansionismo, mascherato da colonizzazione  tanto caro soprattutto al ministro israeliano di estrema destra, Smotrich, che proprio nei giorni scorsi ha rassicurato i coloni ebrei con parole ispirate da una presunta elezione divina.

Conclusioni

Fiato sospeso, dunque, per l’evolversi degli eventi, mentre di ora in ora giungono gli aggiornamenti su una situazione incandescente.

Con queste premesse la tanto sospirata pace appare sempre più come un miraggio, perché non può esservi pace lì dove la forza delle armi prevale. Lì dove l’odio germoglia.

 

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