Principale Senza categoria Premio “Seneca” dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche

Premio “Seneca” dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche

Cerimonia conclusiva nel Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari

All’insegna del confronto pluriculturale e multilingue la IX edizione del Premio “Seneca” dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche

 Ancora e sempre l’incanto del Castello di Sannicandro di Bari

Per il sesto anno consecutivo la cerimonia conclusiva del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea “Lucius Annaeus Seneca”, organizzato dall’Accademia della Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, è stata ospitata nella Sala delle scuderie del Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari. Un appuntamento che si è avvalso dell’impeccabile direzione artistica di Maria Teresa Infante La Marca, coadiuvata sul palco da Laura Pavia – entrambe tra i fondatori dell’Accademia e da Sabrina Sebastiani.

Il dottor Massimo Massa, ideatore e ProRettore dell’Accademia, ha portato i saluti ai numerosi intervenuti che hanno fatto registrare il “tutto esaurito” nella suggestiva Sala del Castello. Ha anche evidenziato la straordinaria partecipazione all’edizione 2025 del Premio di autori provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo che testimoniano e confermano l’affidabilità e l’appeal che la manifestazione si è conquistati. Massa, infine, ha presentato e ringraziato tutti i componenti la Commissione giudicatrice per il proficuo e puntuale lavoro svolto che contribuisce ad accrescere credibilità e prestigio dell’iniziativa.

A seguire i saluti istituzionali del  sindaco di Sannicandro di Bari, Giuseppe Giannone, e della vice sindaca Marcella Modugno che hanno ancora una volta esaltato il virtuoso sodalizio che si è costtituito nel tempo tra l’amministrazione locale, la comunità sannicandrese e l’Accademia che, con la sua presenza, promuove la continua valorizzazione del Castello normanno-svevo. Ribadita, infine, la volontà e la disponibilità di proseguire nella collaborazione anche per il futuro.

 Un confronto pluriculturale e multilingue

Il Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea “Lucius Annaeus Seneca”, giunto quest’anno alla nona edizione, è insieme opportunità concorsuale e occasione per riflessioni  di vario genere su temi di attualità affrontati attraverso le considerazioni dei concorrenti premiati e delle personalità insignite dei riconoscimenti. La loro provenienza internazionale assicura dignità di meditazione e di confronto pluriculturali e multilingue, determinando un arricchimento complessivo che diventa l’autentico valore aggiunto dell’intero progetto. La partecipazione di studiosi e protagonisti di rilievo in ogni campo del sapere è la conferma che esso si sviluppa convintamente puntando alla completa realizzazione degli obiettivi fondativi.

 

Tra i momenti più attesi della cerimonia vanno inclusi quelli dedicati ai Premi alla carriera riservati a esponenti del mondo della letteratura, del “sociale” e del giornalismo.

Il Seneca di bronzo per la letteratura è stato assegnato al prof. Cheikh Tidiane Gayedocente di Scienze umane e Filosofia, presidente dell’Accademia Léopold Sédar Senghor e candidato al Nobel per la Pace nel 2024, senegalese di nascita e naturalizzato italiano. Nel corso dell’intervista di presentazione, condotta dal giornalista Duilio Paiano, Cheikh Tidiane Gaye ha esternato tutta la sua gratitudine per l’accoglienza ricevuta al suo arrivo in Italia e per il processo di inclusione che gli ha consentito di conseguire l’insegnamento della Storia e della Filosofia nei licei italiani. Ha esaltato l’importante ruolo del nostro Paese nel contesto europeo e internazionale e ha illustrato ai numeorsi presenti come è maturato l’interesse per i grandi autori della letteratura italiana.

Il Premio Auriga è andato all’Arma dei Carabinieri per l’indispensabile ruolo che svolge da oltre due secoli a tutela della sicurezza e dell’ordine sull’intero territorio del nostro Paese. L’ha ritirato il generale Gianluca Trombetti, comandante provinciale di Bari, che nell’intervista riservata ai premiati ha evidenziato l’importanza della protezione del territorio e delle persone che i carabinieri ogni giorno assicurano. Trombetti ha anche sottolineato la sostanziale continuità che ha caratterizzato l’azione dei carabinieri italiani nel corso del lungo tempo intercorso dalla nascita del Corpo, pur nell’adozione delle nuove tecnologie e dei moderni sistemi di organizzazione e operatività.

Il dottor Francesco Terroneingegnere e imprenditore, giornalista e promotore di cultura – è stato il destinatario del Premio Minerva per il giornalismo. Il professionista campano ha parlato delle sue umili origini – papà meccanico e mamma casalinga – e della sua capacità di raggiungere traguardi sociali e professionali di tutto rispetto pur partendo da una condizione poco favorvole. Ha, inoltre, esposto le molteplici attività svolte attraverso la Fondazione Francesco Terrone (prevalentemente rivolte alle persone più fragili e disagiate) e auspicato il riscatto del Mezzogiorno che possiede tutte le potenzialità e i requisiti per un risolutivo decollo economico, sociale e umano.

 

Gli altri riconoscimenti

Il Premio “Seneca” anche nel 2025 ha confermato la carica di internazionalità che lo connota fin dalle origini e che, di anno in anno, si rinvigorisce sempre più. Ciò accade non soltanto per la nutrita partecipazione di personalità e autori stranieri alla fase concorsuale, quanto anche per le collaborazioni e gli scambi che si instaurano con accademie, enti e istituzioni della scena culturale dei diversi continenti. Nel solco di questa vocazione, anche nell’edizione 2025 sono stati assegnati riconoscimenti e cariche onorifiche a studiosi, donne e uomini di cultura che diventeranno ambasciatori dei valori del Premio, diffondendolo nelle varie regioni del pianeta.

La Laudis Charta ob affirmata Opera et Studia è stata conferita alla professoressa Corina Dumitrescu, Rettore dell’Università Cristiana “Dimitrie Cantemir” di Bucarest, e al professor Cristian Dumitrescu, politico, economista, giurista, Vice-Rettore dell’Università Cristiana “Dimitrie Cantemir” di Bucarest.

Due i destinatari del titolo di Cavaliere al Merito accademico: il Maestro Pape Faye, attore, narratore, poeta e sostenitore del patrimonio culturale africano; il dottor Mauro Paolo Pietro Montacchiesi, scrittore, poeta, saggista, critico letterario di fama internazionale.

La prestigiosa qualifica di Accademico ad Honorem è stata attribuita al professor Joan Josep Barcelo, già docente di programmazione e risorse presso l’Universidad Nacional de Educación di Madrid.

Fondamentale importanza per la diffusione e la conoscenza dei principi e dell’attività dell’Accademia e del Premio “Seneca” rivestono i riconoscimenti di  Ambasciatore del Premio all’Estero. La pattuglia degli insigniti è già cospicua, e quest’anno si sono aggiunti: il dottor Mehdi Krasniqi, funzionario presso la Direzione per la cultura, la gioventù e lo sport a Malisheva (Kosovo); Elena Spataru, poetessa, scrittrice; la dottoressa Norma M. Solis Zavala, in possesso di studi in Biologia presso l’Università Nazionale di Agraria La Molina (Spagna).

Il Premio “Shopia” Anima Mundi per il pensiero filosofico e metafisico è stato attribuito al professor Constantin Barbu, docente dell’Università Ovidius (Costanza, Romania), vice direttore dell’Istituto di Storia e Studi Cantemiriani, Università Cristiana “Dimitrie Cantemir” di Bucarest.

Al professor Ibrahim Kadriu, scrittore, giornalista, critico letterario, è stato assegnato il Sigillo Accademico per la Letteratura.

Infine, il Premio De brevitate vitae è stato conferito alla dottoressa Livia Santini, docente.

 

Qualche pausa di leggerezza…

Le diverse fasi della cerimonia sono state intervallate da interessanti e applaudite esibizioni musicali affidate alla bravura della giovane cantante Rita Di Cugno che con temperamento e voce sicura e armoniosa ha intrattenuto il pubblico interpretando brani di artisti di successo, riscuotendo meritati applausi.

 

Fratellanza e condivisione per esorcizzare il fantasma delle guerre

In definitiva, tanta cultura ha aleggiato nell’ampia e accogliente Sala delle scuderie del Castello di Sannicandro di Bari, con lievità e intensità insieme. Soprattutto, si è instaurata un’atmosfera di autentica fratellanza e condivisione tra uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo, ciascuno portatore di esperienze e tradizioni diverse: è sembrato un segnale beneaugurante in un contesto mondiale in cui bagliori di guerra e gli echi delle violenze di ogni genere ammantano di dolore e pessimismo i pensieri e i sentimenti di tutti.

Il “Seneca” è anche questo, è soprattutto questo. Gli intraprendenti e tenaci organizzatori dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari ne hanno tratto linfa vitale e incoraggiamento per proiettare già lo sguardo in direzione dell’edizione del prossimo anno.

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.