
Dopo accuse inaccettabili di antisemitismo, Macron convoca l’ambasciatore Usa, responsabile di tali accuse. Tensione tra Parigi e Washington
In una lettera, inviata al presidente francese, l’ambasciatore statunitense, Kushner, rivolge pesanti accuse alla Francia, sostenendo che il Paese non fa abbastanza per combattere il crescente antisemitismo. Immediata la reazione di Macron che, in un clima di notevole tensione, ha convocato per questa mattina il diplomatico Usa
La dichiarazione relativa a tale convocazione é avvenuta ieri mattina , in via ufficiale, ad opera del ministero degli Esteri francese. In essa era esplicitato il giorno della convocazione e le cause di essa.
Accuse inaccettabili
Linea dura, dunque, da parte dell’Eliseo nei confronti di un diplomatico, invero poco accorto, peraltro padre del marito di Ivanka, figlia di Trump. Una linea che non é certamente piaciuta alla Casa Bianca che non ha dato una risposta immediata al messaggio in cui si chiedeva un commento.
Solo nella tarda serata di ieri, domenica, ha rotto il silenzio il portavoce del Dipartimento di Stato, Tommy Pigott. Questi ha confermato le dichiarazioni di Kushner, lodandone anzi l’operato, nel suo ruolo di ambasciatore in Francia, Fedele al suo governo infatti, che rappresenta egregiamente, Kushner promuove gli interessi nazionali sul territorio francese.
Una dichiarazione, questa, che certamente ha accresciuto la tensione creatasi a causa delle accuse dell’ambasciatore. Accuse fermamente respinte dal ministero degli Esteri francese che, anzi, ha messo in rilievo la ferrea condanna di Hamas per l’attacco del 7 ottobre 2023 e l’operatività delle forze francesi per contrastare i dilaganti atti antisemiti in Francia.
Purtroppo, però, il contenuto della lettera non é stato reso pubblico, ma, a giudicare dai toni forti usati dal ministero degli Esteri francese, Kushner deve essere stato nella sua missiva fin troppo diretto ed immediato nelle sue argomentazioni.
Lo dimostra la veemenza con cui il Ministero replica ad esse, giungendo ad accusare il diplomatico di violazione del diritto internazionale e dell’obbligo di non interferire negli affari interni di un altro Paese.
Accuse ritenute “inadeguate alla qualità del partenariato transatlantico tra Francia e Stati Uniti e alla fiducia che deve prevalere tra alleati”.
L’atteggiamento di Macron
Insomma un vero e proprio incidente diplomatico che fa seguito alla ferma volontà di Macron di riconoscere uno Stato palestinese. Una decisione, ovviamente, condannata da Netanyahu ed etichettata come linfa per l’antisemitismo..
Ma le motivazioni che presiedono a questa crescente tensione tra Parigi e Washington in realtà sono molteplici e relative a diversi settori. Dalla guerra commerciale dei dazi all’atteggiamento di Trump nei confronti degli orrori di Gaza,Macron non ha fatto mistero della sua avversione alla linea politica estera del governo statunitense. Né é piaciuto al presidente francese l’ambiguo rapporto del Tycoon con Putin.
Ad una attenta lettura dei fatti risulta evidente come la logica dei privilegi e dei favori familiari influenzi The Donald anche nelle sue scelte, invero spesso mutevoli.
Kushner, infatti, dichiaratosi in passato colpevole di evasione fiscale e di donazioni illegali alla campagna elettorale, era stato graziato da Trump alla fine del suo primo mandato presidenziale. Inoltre, come già rilevato, é il padre di Jared, marito dell’adorata Ivanka, figlia maggiore di Trump.





