Principale Ambiente & Salute Firma del protocollo per le emergenze climatiche

Firma del protocollo per le emergenze climatiche

Carlomagno segretario CSA

Firma del protocollo per le emergenze climatiche, FLP: “Primo passo importante, i lavoratori utilizzino le forme di flessibilità previste dal CCNL. Segnaleremo le resistenze”

“Il protocollo quadro sottoscritto al Ministero del Lavoro tra Governo e Parti Sociali, finalizzato all’adozione di misure di contenimento dei rischi lavorativi connessi alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro, è un primo passo importante che dovrà ora tradursi in successivi interventi, sia di natura normativa che contrattuale, a livello nazionale e territoriale, per garantire che le attività lavorative possano svolgersi in condizioni di sicurezza in un contesto in cui le emergenze climatiche sono sempre più frequenti e rappresentano un rischio concreto per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori” così Marco Carlomagno, segretario generale di FLP, la federazione dei lavoratori pubblici e del pubblico impiego,  ha commentato la sottoscrizione del protocollo relativa all’emergenza climatica e alle attività lavorative.

“In questo contesto – dice Marco Carlomagno – l’utilizzo di tutte le forme di flessibilità previste dalla contrattazione collettiva, inclusi il lavoro da remoto e la settimana lavorativa su quattro giorni, rappresentano uno strumento cruciale per affrontare le crisi climatiche, riducendo i disagi legati agli spostamenti in aree metropolitane congestionate, servite da mezzi pubblici spesso insufficienti e inadeguati”. Misure, queste, fortemente volute dalla FLP che ha contribuito a farle inserire nel CCNL delle Funzioni Centrali 2022/2024 insieme al ricorso al lavoro agile in caso di emergenze climatiche. Anche il presidente dell’Aran Naddeo ha recentemente sollecitato le Amministrazioni a fare pieno uso degli strumenti contrattuali disponibili. 

Le attività colpite dall’emergenza climatica infatti, spiegano da FLP, non sono solo quelle all’aperto, ma riguardano anche quelle all’interno degli uffici. “Conosciamo bene – aggiunge il segretario generale Carlomagno- le condizioni in cui versano molte sedi di lavoro, anche nella Pubblica Amministrazione, sia centrale che periferica: ambienti spesso fatiscenti, insalubri, privi di adeguati impianti di climatizzazione, ubicati in zone periferiche e, quando di recente costruzione, realizzati con pareti esterne in vetro che, a causa dell’irraggiamento solare, si trasformano in veri e propri forni”. 

Nonostante questa situazione, nella pubblica amministrazione persistono ancora numerose resistenze. “Anche in questi giorni, non mancano dirigenti che adottano provvedimenti in aperto contrasto con questa visione, negando o riducendo drasticamente l’utilizzo del lavoro agile” dice Carlomagno, che conclude “La FLP, con tutte le sue strutture territoriali e nazionali, continuerà a battersi per superare queste inaccettabili rigidità. E non esiterà a segnalare, in ogni sede competente, tali comportamenti, anche ai fini del riconoscimento delle responsabilità connesse al rischio professionale e agli infortuni sul lavoro”.

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.