
Interrogazione/denuncia alla Commissione Europea sul sopralzo Manduriambiente
Oggetto: Sopralzo discarica Manduriambiente (Puglia) e violazioni delle direttive UE sui rifiuti
Premesso che l’Italia è soggetta alla procedura di infrazione INFR(2024)2142 per il mancato conseguimento degli obiettivi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti stabiliti dalla Direttiva 2008/98/CE, come modificata dalla Direttiva (UE) 2018/851;
Considerato che la Regione Puglia ha autorizzato il sopralzo della discarica Manduriambiente (Manduria, TA), nonostante i pareri negativi di ARPA Puglia e ASL Taranto, i quali segnalano:
– Non conformità ai requisiti tecnici previsti dal D.Lgs. 121/2020 (recepimento della Direttiva 850/2018);
– Superamento dei limiti di contaminazione nelle falde acquifere e criticità da emissioni odorigene, in violazione della Direttiva 2010/75/UE;
– Violazione del principio di precauzione;
Considerato inoltre che la Direttiva 2018/850/UE impone una riduzione progressiva del conferimento in discarica, si chiede:
1. La Commissione intende verificare la conformità dell’autorizzazione regionale alla normativa UE?
2. Come intende far rispettare la Direttiva 2018/851, data la mancanza di sanzioni verso i Comuni inadempienti?
3. Intende intervenire contro l’Italia per la strategia di ampliamento delle discariche, in contrasto con gli obiettivi europei?
COMUNICATO STAMPA
Discarica Manduriambiente: Denuncia alla Commissione Europea per violazioni delle direttive UE su rifiuti e ambiente
Manduria (TA), 28 giugno 2025 – È stata formalmente trasmessa alla Commissione Europea una segnalazione riguardante il sopralzo della discarica gestita da Manduriambiente nel territorio di Manduria, in provincia di Taranto. L’autorizzazione concessa dalla Regione Puglia – nonostante i pareri negativi di ARPA Puglia e ASL Taranto solleva gravi preoccupazioni sul rispetto della normativa ambientale europea.
L’Italia è già oggetto della procedura di infrazione INFR(2024)2142 per il mancato raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio e riduzione dei rifiuti fissati dalla Direttiva 2008/98/CE (Direttiva quadro sui rifiuti), come modificata dalla Dir. (UE) 2018/851.
Le criticità segnalate includono:
· violazioni dei requisiti tecnici previsti dal D.Lgs. 121/2020, attuativo della Direttiva (UE) 2018/850 che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti che impone una riduzione progressiva del conferimento in discarica ;
· superamento dei limiti di contaminazione nelle falde acquifere e persistenti emissioni odorigene, in potenziale violazione della Direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali;
· inosservanza del principio di precauzione, sancito dall’articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), pilastro del diritto ambientale dell’UE.
Si chiede pertanto alla Commissione:
1. di verificare la legittimità dell’autorizzazione regionale alla luce della normativa UE;
2. di adottare misure per garantire l’effettiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e riduzione del conferimento in discarica da parte delle autorità italiane;
3. di valutare se la strategia italiana, basata su continui ampliamenti delle discariche, sia compatibile con gli obblighi comunitari in materia ambientale.
“Auspichiamo che la Commissione Europea – dichiara Mariggiò – non resti inerte di fronte a scelte che minacciano l’ambiente, la salute dei cittadini e gli impegni dell’Italia verso una vera economia circolare. Non si può continuare a usare il Mezzogiorno come valvola di sfogo per l’emergenza rifiuti”.
“Con autorizzazioni in cantiere, vedasi discarica Lutum, sopralzo Italcave, discarica inerti a pochi metri da mar Piccolo, impianto fanghi pericolosi zona ex -Yard Belleli, inceneritore a Ginosa, – incalza la D’Amato- la nostra iniziativa di oggi e le future, punta ad accendere i riflettori su un caso emblematico della cattiva gestione del ciclo dei rifiuti ma anche a sollecitare un deciso cambio di rotta da parte delle istituzioni regionali e nazionali, nel rispetto del diritto europeo e del territorio.
On. Rosa D’Amato, Commissaria regionale EV/Alleanza Verdi e Sinistra
Gregorio Mariggiò, Co-portavoce provinciale EV/Alleanza Verdi e Sinistra