
Edizione estiva di “Versi e racconti della settimana”
Raccontata da una voce ironica, con i piedi nella sabbia e lo sguardo all’orizzonte
Non so voi, ma io all’estate non mi ci abituo mai. Ogni anno mi coglie di sorpresa, come uno di quegli inviti last-minute a un matrimonio in spiaggia, non sai se mettere i sandali o la cravatta.
Eppure, appena arriva, qualcosa cambia. Le giornate si fanno lunghissime, il tempo si allarga come un’amaca e dentro ci si può dondolare con calma. Anche le parole si alleggeriscono, diventano brezze, onde, respiri. Così, “Versi e racconti della settimana” cambia pelle, via il cappotto invernale, benvenuto costume di parole leggere, a volte commoventi, altre lievi come bolle di sapone.
Ma allora, che cos’è questa edizione estiva?
È una valigia leggera piena di parole vere.
È un taccuino sporco di sabbia e sogni.
È un posto senza giudizio, dove scrivere come si è, come si sente, come si ama.
Cose da ricordare (e da non dimenticare sotto l’ombrellone)
– L’uscita è ogni venerdì
– I testi vanno inviati entro il mercoledì
– Si accettano: poesie, racconti brevi, riflessioni
– Si richiede: anima, verità, bellezza
Invia i tuoi testi a (email) con:
– Nome
– Titolo
Cosa cambia rispetto all’edizione invernale?
❄️ Inverno |
Estate |
Introspezione, attesa | Espansione, apertura |
Toni profondi, lunghi respiri | Toni visivi, ariosi, evocativi |
Temi: silenzio, rinascita interiore | Temi: luce, luoghi, ritorni, amore |

Testi integrali
Il tuo migliore amico di Mariangela Potì
Il tuo migliore amico è l’amico di tutti coloro che credono in lui.
Ti conosce da sempre, ancor prima che tu venissi al mondo.
Cerca di parlarti, e lo fa in molti modi.
Ti invita a compiere un viaggio attraverso le difficoltà della vita.
Talvolta sei tu a dimenticarti di lui,
ma per qualche strana ragione credi sia lui ad aver dimenticato te,
soprattutto quando la vita ti priva di qualcosa.
Eppure, egli continua a volerti bene.
Ti chiede di fidarti, si manifesta in tutta
la sua grandezza, riempiendoti il cuore di gioia e speranza.
Allora, non resta che incamminarti sulla sua strada, quella che conduce là dove abita l’amore puro.
Sarà il giorno più bello per te,
quando vedrai ciò che mai hai visto,
udirai ciò che mai avresti udito,
e rivedrai chi hai amato
e da troppo tempo
non incontravi più.
Abbi fede nel tuo migliore amico.
Estate di Antonella Polenta
Con il tuo soffio caldo,
sciogli il gelo dell’anima
sepolta sotto le nevi perenni,
sciogli il ghiaccio del distacco,
dell’apatia, dell’abbandono.
Fammi respirare
l’effluvio d’aria salmastra,
ridonami la voglia di correre
e danzare lungo la riva del mare,
di sentire le garrule voci dei gabbiani,
il tepore della sabbia setosa,
i brividi nell’acqua spumosa,
i seducenti echi nelle concavità
di conchiglie appena dischiuse,
ma soprattutto…
regalami ancora
la gioia di amare.
Inno alla Fragilità di Giulia Rita D’Onofrio
Non tutte le voci sanno tessere parole
con la trama sottile che il mondo pretende.
Non tutti i passi tracciano sentieri uguali,
né tutti gli occhi colgono le stesse luci…
Ma in ogni silenzio, in ogni sguardo altrove,
c’è un universo intero che palpita e attende la sua voce.
Un’onda che sommerge, un bagliore che non cede.
Sì, siamo fragili. Come la rugiada all’alba,
che nel tremolio suo racchiude un firmamento.
Come l’anima nuda, che non cela nessuna scialba
ferita, ma si mostra al vento, al sentimento.
La fragilità non è una resa, no..
È la pura essenza di un sentire più vero.
Un coraggio sommerso che si manifesta piano.
Per voi, alunni, che dipingete mondi inattesi,
con gesti che parlano senza bisogno di suono.
Per chi naviga il mare di sensi diversi,
e trova porti sconosciuti, un infinito dono.
Non cercate parole se il cuore già le dona,
non inseguite affanni che l’anima non brama.
Ascoltate il richiamo interiore, l’eco di chi vi ama.
Noi vi staremo accanto, senza fretta né giudizio,
imparando da voi la pazienza infinita, l’attesa.
Ascolteremo il non detto, il respiro, un pensiero che sboccia, una promessa intesa.
Perché l’amore, lo sapete, non ha confine alcuno,
parla la lingua pura che libera ogni cuore.
È un ponte invisibile, un rifugio sicuro.
Siate custodi di chiavi che il mondo ha smarrito,
di un’innocenza antica, di una forza che commuove.
La vostra diversità è un tesoro infinito,
una melodia rara che l’anima muove.
Danzate, sognate, aprite le vostre ali vere,
siate stelle lucenti, oltre ogni vano dire.
Siate la poesia vivente che il cielo fa fiorire.
A tutti gli alunni che, la società dell’ apparire e dell’esclusione, etichetta come: “difficili, diversi, anormali, irrecuperabili, ingestibili..” Per imparare a guardare oltre ogni stupido pregiudizio..
Sempre…
Concludendo
Questa non è solo una rubrica.
È un viaggio settimanale, a piedi scalzi tra la fede, la libertà, la fragilità e il sorriso.
È una mappa che non conduce a una meta, ma a un sentire condiviso.
Se anche tu hai una storia che ti batte in petto,
una poesia che ti pizzica le dita,
o un pensiero che ti gira in testa da giorni…
non lasciarlo lì.
Scrivilo. Mandalo. Fallo viaggiare con noi.
Perché l’estate non è solo una stagione.
È un’occasione per dire qualcosa che valga davvero la pena ricordare.