
CALIMERA – Una festa che illumina il cuore del Salento, un’intera comunità che si mette in moto con orgoglio, un evento che da 24 anni custodisce e rinnova l’identità di un territorio. La Festa dei Lampioni e de lu Cuturusciu 2025 ha superato ogni aspettativa, trasformando Calimera in un autentico teatro a cielo aperto, fatto di colori, suoni e sapori.
Una comunità che fa la differenza
A rendere possibile tutto questo, ancora una volta, è stata la Pro Loco di Calimera, vera anima pulsante della manifestazione. Dal presidente Pierluigi Cillo, guida appassionata e instancabile, al direttivo e a ogni singolo socio, l’impegno è stato corale, autentico, profondamente sentito.
Come formichine laboriose, i soci della Pro Loco hanno lavorato per mesi, curando ogni dettaglio: dalla logistica all’allestimento, dalla comunicazione al programma artistico, dall’accoglienza degli ospiti alla promozione della cultura locale. La loro dedizione ha fatto la differenza, dimostrando come il senso di appartenenza possa trasformarsi in energia concreta e bellezza condivisa.
Il paese si accende: arte, tradizione e sapori
Per tre giorni, il centro storico di Calimera si è trasformato in un labirinto di luci e tradizioni. I protagonisti? I lampioni artigianali, vere opere d’arte popolare realizzate dagli abitanti con materiali di recupero. Simboli di creatività e memoria, queste sculture luminose hanno raccontato l’anima del paese, dando forma e colore a storie di famiglia, lavoro, sogni e radici.
Accanto alle installazioni artistiche, le vie si sono animate con stand gastronomici, spettacoli, concerti, mostre e incontri culturali. Il tutto nel segno della valorizzazione del patrimonio locale. A farla da padrone, naturalmente, “lu cuturusciu”, il pane contadino simbolo di Calimera, riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale. Accanto a lui, altri piatti della cucina salentina: dai “pezzetti” di cavallo alle pittule, dai vini locali alle prelibatezze preparate secondo le antiche ricette delle nonne.
La serata del 21 giugno: il cuore della festa batte forte
Il momento più emozionante dell’edizione 2025 è arrivato sabato 21 giugno, quando una piazza gremita e vibrante ha accolto la Super Taranta Orchestra. Con i suoi ritmi incalzanti, la pizzica ha infiammato la serata, trasformando Calimera in un’unica grande danza collettiva. La musica ha travolto tutti: giovani, anziani, turisti, famiglie. Nessuno è rimasto fermo.
Ma la vera sorpresa è stata la presenza della guest star Tosca, artista raffinata e intensa, che ha portato sul palco la sua voce magnetica e il suo stile unico. In un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità, Tosca ha incantato il pubblico, regalando momenti di pura emozione e consacrando la serata come una delle più memorabili di sempre.
Tanti protagonisti, un solo cuore
Oltre alla Pro Loco, fondamentale è stato il lavoro sinergico di tante associazioni locali, del Comune di Calimera, delle forze dell’ordine, della Protezione Civile, dei Vigili Urbani e del Comando dei Carabinieri, che hanno garantito sicurezza e ordine durante tutto l’evento.
La direzione artistica firmata da Antonio Castrignanò e Samuele Tommasi ha saputo creare un programma ricco, coinvolgente e trasversale, capace di parlare a pubblici diversi, unendo le generazioni nel segno della cultura popolare e dell’innovazione.
Oltre la festa: un messaggio forte e chiaro
La Festa dei Lampioni e de lu Cuturusciu non è solo un appuntamento estivo. È una dichiarazione d’amore per la propria terra, un atto collettivo di memoria e visione. È la dimostrazione che la cultura, quando è vissuta dal basso, può diventare strumento di crescita, coesione e futuro.
Calimera ha mostrato ancora una volta di essere un faro per tutto il Salento: una comunità viva, consapevole, capace di costruire bellezza a partire dalle proprie radici.
E mentre le luci dei lampioni si spengono, nei cuori di chi c’era rimane accesa una scintilla: quella di un paese che sa accogliere, emozionare, e soprattutto fare squadra.