
Un cuore rosso, simbolo potente e universale, campeggia sull’immagine scelta da Marisa Laurito per la nuova stagione del Teatro Trianon Viviani di Napoli. “Appassiunata” è il titolo e lo spirito del cartellone 2025, presentato ufficialmente il 17 giugno. La sala teatrale di Forcella, storicamente legata alla cultura partenopea, conferma ancora una volta la sua doppia vocazione: essere luogo di spettacolo e di riflessione, capace di alternare la tradizione popolare alla sperimentazione, la musica alla denuncia, la leggerezza alla profondità.
Diciannove gli appuntamenti programmati da ottobre a dicembre, a comporre una prima parte di stagione che si preannuncia vivace, intensa, trasversale. L’inaugurazione è affidata a Festa di Piedigrotta (dal 15 ottobre), una “sagra popolare in due atti” scritta nel 1919 che racconta la rinascita collettiva di un popolo scosso dagli orrori della guerra. Una scelta significativa, che apre la rassegna Stelle senza tempo, dedicata a riscoprire opere che resistono alla prova degli anni.
A raccogliere il testimone, Il testamento di Parasacco (dall’11 novembre), favola teatrale di Eduardo Scarpetta composta nel 1878 con musiche originali del figlio Vincenzo. Lo spettacolo celebra il centenario dalla morte del commediografo, padre della farsa napoletana moderna. La regia è affidata a Francesco Saponaro, con arrangiamenti musicali diretti da Mariano Bellopede. In scena si ritrova l’ironia surreale e insieme popolare del grande Eduardo, sempre in bilico tra leggerezza e malinconia.
Il 21 novembre è il momento di Penziere mieje, omaggio a Luca De Filippo a dieci anni dalla scomparsa: un atto di memoria e gratitudine verso uno degli interpreti più raffinati della scena italiana, figlio d’arte e custode del teatro eduardiano.

Alla prosa si affianca il teatro contemporaneo e autobiografico, con Anni ‘90… Noi che volevamo la favola! (dal 28 novembre), monologo di e con Massimiliano Gallo che attraversa la memoria generazionale con leggerezza e ironia. Segue Donne oltre l’orlo di una crisi di nervi (dal 6 dicembre), un viaggio tra personaggi femminili di diverse epoche, interpretati da Rosalia Porcaro, attrice e autrice capace di fondere comicità e osservazione sociale.
Il mese di dicembre si chiude con un grande classico: La Cantata dei Pastori, che dal 19 dicembre riporta in scena la magia natalizia di Peppe Barra, tra sacro e profano, dialetto e spiritualità.
La musica ha un ruolo centrale nella proposta artistica del Trianon. Il 24 ottobre si parte con Anima di strega, concerto della cantautrice Vincenza Purgato. Il giorno successivo è la volta di Dario Sansone (voce dei Foja) con Na poesia e na jastemma, un tributo poetico alla città di Napoli. Il 26 ottobre Paola Turci e Gino Castaldo propongono La rivoluzione delle donne, percorso musicale e narrativo sulle grandi interpreti italiane del Novecento.
Buon compleanno Luna Rossa (31 ottobre) celebra uno dei brani più amati della canzone partenopea: tradotta in oltre cinquanta lingue, è stata interpretata da giganti della musica internazionale come Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Dean Martin. Sul palco, Eddy Napoli rende omaggio a questa icona della melodia napoletana.
Il 1° novembre Anime in tempesta porta in scena Enzo Gragnaniello, Cristina Donadio e il Solis String Quartet per un viaggio musicale tra capolavori di Brel, Waits, Buarque, Cohen, Nick Drake. A dicembre spazio al gospel con Rita Ciccarelli & FlowingGospel (8 dicembre), mentre il 13 dicembre Tommaso Primo rilegge i Vangeli in chiave urbana con Vangelo secondo Primo.

Anche la comicità ha i suoi spazi. Antonio Juliano apre la sezione stand-up il 23 ottobre con ConFesso, spettacolo d’improvvisazione tra introspezione e paradossi. Il 20 novembre Simona Pirozzi, giovane voce della scena comica, racconta la sua generazione in Tutto chiaro attraverso i miei occhi. Infine, l’11 dicembre, Mariano Bruno propone Senza copione, uno show interamente improvvisato che riflette lo spirito surreale di “Made in Sud”.
Non manca l’impegno civile. Il 7 novembre debutta Nea PÓLIS – Informazione, Giustizia e Diritti al centro della scena, nuova rassegna voluta da Laurito in risposta ai conflitti internazionali e alle battaglie per la libertà. Ad aprirla, I migliori danni della nostra vita, monologo satirico di Marco Travaglio sui recenti anni della politica italiana.
Infine, uno sguardo al panorama internazionale: il 5 dicembre Vizita, spettacolo in lingua albanese tratto da La visita meravigliosa di H.G. Wells, diretto da Davide Iodice e adattato da Fabio Pisano, introduce riflessioni universali sulla solitudine e il desiderio di riscatto. Il 12 dicembre Bubbles revolution di Marco Zoppi e Rolanda fonde arte visiva, illusionismo e tecnologia per un’esperienza fuori dai codici.
Con questo cartellone, il Trianon Viviani si conferma laboratorio culturale e sociale, capace di abbracciare generi, tematiche e pubblici diversi, rimanendo fedele alla sua missione: raccontare Napoli, accogliere il mondo.