Principale Arte, Cultura & Società Università, Formazione & Scuola Maturità 2025: conto alla rovescia per l’esame più atteso

Maturità 2025: conto alla rovescia per l’esame più atteso

Dall’ammissione alle prove, fino al colloquio: tutte le tappe della Maturità.

È tutto pronto per la Maturità 2025, l’esame che coinvolgerà oltre 500mila studenti in tutta Italia. Il calendario ufficiale prevede il via mercoledì 18 giugno con la prova scritta di italiano, uguale per tutti gli indirizzi e con una durata massima di sei ore.
Il giorno successivo, giovedì 19 giugno, toccherà alla seconda prova, quella specifica per ogni indirizzo scolastico. Nei licei musicali e coreutici, per esempio, la prova può protrarsi per due o tre giorni, a seconda delle discipline.

L’avvicinamento agli esami è iniziato già da settimane, con la pubblicazione da parte dei consigli di classe del consueto “documento del 15 maggio”, che racconta il percorso formativo svolto dagli studenti durante l’anno. Questo documento è fondamentale perché illustra contenuti, metodi e obiettivi raggiunti ed è la base di partenza per il lavoro delle commissioni.

Anche quest’anno, infatti, le commissioni d’esame sono miste: composte da tre docenti interni, tre esterni e un presidente esterno. Ogni commissione esamina due classi e, durante le riunioni preliminari dei giorni scorsi, sono stati definiti gli ultimi dettagli: il calendario delle prove, l’analisi dei documenti presentati dai consigli di classe, i criteri per la scelta dei materiali da utilizzare nel colloquio.

La prima novità dell’esame 2025 riguarda i requisiti di ammissione, che quest’anno sono stati aggiornati. Per poter accedere all’esame finale, gli studenti devono aver frequentato almeno il 75% delle ore annuali, aver ottenuto almeno sei in tutte le materie, compreso il comportamento (con un eventuale cinque motivato dal consiglio di classe), aver sostenuto le prove Invalsi (italiano, matematica e inglese) e completato i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto): almeno 90 ore per i licei, 150 per i tecnici e 210 per i professionali. Per i candidati esterni sono valide anche attività assimilabili, accertate dai consigli di classe.

L’altra novità riguarda il voto di condotta, alla luce della nuova normativa approvata nel 2024. In caso di sei in comportamento, gli studenti dovranno preparare un elaborato critico sulla cittadinanza attiva e solidale, un tema scelto dal consiglio di classe, collegato ai principi costituzionali. Inoltre, solo con un voto pari o superiore a nove decimi sarà possibile ottenere il massimo punteggio per il credito scolastico.

Per il resto, l’esame di quest’anno ricalca in larga parte quello dello scorso anno. La prima prova scritta sarà quella di italiano, con sette tracce proposte dal Ministero dell’Istruzione, spaziando tra argomenti di ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale ed economico. I ragazzi potranno scegliere quella che sentono più vicina ai propri interessi e alla propria preparazione. La prova può essere divisa in più parti per valutare competenze diverse, dalla comprensione del testo alla capacità critica.

La seconda prova varia in base all’indirizzo:
al classico si torna al latino, allo scientifico resta confermata la matematica, nei tecnici prevale l’economia aziendale, mentre nei professionali si valuteranno le competenze pratiche collegate ai diversi indirizzi.

La maturità si concluderà con il colloquio orale, della durata media di circa 60 minuti, che servirà a valutare la preparazione complessiva dello studente, con un approccio interdisciplinare.
Non ci saranno tesine o elaborati come durante il periodo Covid: al loro posto, la commissione proporrà al candidato materiali da analizzare, commentare e collegare, anche in lingua straniera.

Il voto finale si compone di un massimo di 100 punti:

  • 40 punti derivano dal credito scolastico (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto)
  • 60 punti sono ripartiti tra le due prove scritte e il colloquio orale, ciascuna delle quali vale 20 punti. La lode è prevista solo con il voto unanime della commissione e senza l’utilizzo dei 5 punti bonus previsti in casi particolari.

Il minimo per essere promossi è 60/100, ma per gli studenti, oltre al risultato, resta il valore simbolico di un passaggio di vita: la fine di un ciclo e l’inizio di un nuovo percorso.

Per oltre mezzo milione di studenti italiani, l’esame di maturità 2025 rappresenta un traguardo atteso, impegnativo e carico di emozioni, tra conferme, nuove regole e tanta voglia di guardare avanti.

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