
Proposta firmata da Salento Futuro
Dimezzati gli importi previsti: da 500-3000 euro a 250-1500 euro. La proposta sarà inviata a Governo e Parlamento.
Un importante passo avanti verso una maggiore equità nella gestione delle sanzioni per il mancato controllo delle caldaie. Durante l’ultima seduta del Consiglio Provinciale di Lecce, è stata approvata all’unanimità una modifica al regolamento che disciplina le sanzioni amministrative erogate da Salento Energia.
A proporre l’intervento è stato il gruppo di minoranza Salento Futuro, con un emendamento che punta a ridurre sensibilmente gli importi delle multe, portando la fascia sanzionatoria dagli attuali 500-3000 euro a un intervallo compreso tra 250 e 1500 euro.
Il nuovo testo, elaborato dal capogruppo Renato Stabile e
sottoscritto dai consiglieri Brizio Maggiore, Giovanni Casarano, Gabriele Mangione e Valeria Ferraro, ha ottenuto l’approvazione unanime da parte del Consiglio, segnale di una convergenza trasversale su un tema che tocca da vicino numerosi cittadini. “L’obiettivo – ha spiegato Renato Stabile – è introdurre un principio di proporzionalità nel sistema sanzionatorio, che deve sì garantire il rispetto delle regole, ma anche tenere conto delle reali condizioni economiche delle famiglie.”
La modifica non resterà confinata al contesto provinciale: sarà ora trasmessa all’Unione delle Province d’Italia (UPI), che si farà promotrice della proposta presso il Governo e il Parlamento, con l’intento di stimolare una revisione a livello nazionale del sistema delle sanzioni relative alla manutenzione delle caldaie.
Inoltre, i consiglieri di Salento Futuro hanno manifestato l’intenzione di coinvolgere i parlamentari del territorio, affinché il tema venga inserito nell’agenda politica nazionale. Si tratta, secondo i promotori, di un’iniziativa concreta e necessaria per coniugare sicurezza, legalità e giustizia sociale.
Il provvedimento rappresenta un segnale di attenzione verso i cittadini, in particolare verso coloro che, pur volendo rispettare le normative, si trovano a dover fronteggiare sanzioni particolarmente onerose anche in presenza di inadempienze minori o di ritardi non intenzionali.