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Richiesta al Prefetto contro il rischio FSRU a Taranto

“Incidente rilevante non è un’ipotesi, è una minaccia concreta e il popolo jonico ha paura”:

 

Cittadini e associazioni chiedono un incontro urgente al Prefetto contro il rischio FSRU a Taranto

La paura a Taranto non è un’emozione passeggera. È una condizione quotidiana.
Una delegazione di cittadinanza attiva del territorio jonico ha scritto al Prefetto di Taranto, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo interistituzionale per affrontare pubblicamente i gravi rischi a cui è esposta la città, aggravati dalla proposta di installazione di una nave rigassificatrice (FSRU) nel porto.

A Taranto convivono già due dei più grandi impianti industriali italiani soggetti alla Direttiva Seveso III: l’ex Ilva e la Raffineria ENI, entrambi classificati come stabilimenti a rischio di incidente rilevante. L’area portuale è già un epicentro di pericolo: l’ipotesi di aggiungere una FSRU, con traffico metaniero, operazioni di rigassificazione e stoccaggio di GNL, amplifica un potenziale effetto domino catastrofico.

Il recente incendio all’altoforno AFO1, che oltre a mettere a rischio l’incolumità degli operai, ha dimostrato quanto sia fragile l’attuale sistema di prevenzione e gestione delle emergenze: un evento sfiorato che poteva trasformarsi in tragedia.
“Non si può giocare con la vita delle persone. Non siamo un’area industriale disabitata. Qui vivono famiglie, bambini, lavoratori. Qui si respira ogni giorno l’aria della paura e del ricatto.”

Nella lettera si evidenziano gravi criticità:

  • Persistono lacune nell’informazione e nella trasparenza verso la popolazione;
  • Mancano esercitazioni pratiche di evacuazione e allerta, come previsto dalla Direttiva Seveso III;
  • Il rischio cumulativo è sottovalutato e l’ipotesi FSRU non risulta adeguatamente integrata nel Piano di Emergenza Esterno;
  • Il principio di precauzione europeo è ignorato, mentre le recenti dichiarazioni del Ministro Urso vincolano la decarbonizzazione dell’ex Ilva alla presenza di una FSRU, senza un reale confronto con le comunità locali.

“Un incidente qui non è una possibilità remota. È un rischio reale, che cresce ogni giorno con il silenzio e l’inerzia delle istituzioni, alimentando la nostra paura.”

Per questo la cittadinanza chiede che l’incontro con la Prefettura si svolga alla presenza di:

  • Presidente della Regione Puglia,
  • Sindaco di Taranto,
  • Presidente della Provincia di Taranto,
  • Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio,
    oltre a una rappresentanza civica.

La popolazione jonica rivendica il diritto ad essere protetta, informata e ascoltata. Chiede di dire NO a progetti che mettono a rischio la salute pubblica, la sicurezza dei lavoratori, l’ambiente e la conformità dell’Italia alle Direttive europee.

 

Ringraziamo per la massima diffusione.

I cittadini del territorio jonico e le associazioni e comitati firmatari, nonché ogni altra associazione che vorrà aderire alla presente iniziativa.

ANIEF Taranto- Comparto scuola Scuola

ANTA – Ass. Naz. per la Tutela dell’Ambiente

Aps Ets Progentes

APS Gambe di Mazinga di Statte

Ass. Cult. Nobilissima Taranto

Ass. Genitori tarantini

Ass. Le Stelle di Lorenzo

Ass. NOI Aps

Ass. Palazzo Ulmo

Ass. PeaceLink

Ass. per il Parco regionale del Mar Piccolo

Ass. Progentes

Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti

Comitato Donne e futuro per Taranto libera

Comitato per la Qualità della Vita

Comitato per la difesa del territorio jonico

Dis-education

Friday for Future- Taranto

Italia nostra sez. Taranto

Legambiente Taranto

Le Stelle di Lorenzo

Mare per sempre Taranto

Movimento giovanile Terra Jonica

Sindacato LMO – Lavoratori Metalmeccanici Organizzati

Taranto in Diretta associazione culturale

Taranto la città spartana- Max Perrini

WWF Taranto

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