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L’Arte nel Cuore porta in scena la Tempesta: quando il teatro abbatte ogni barriera

Un’opera potente, un palco prestigioso, ma soprattutto un progetto che da vent’anni dimostra come l’inclusione possa generare vera arte. Giovedì 19 giugno, il Teatro Olimpico di Roma ospiterà La Tempesta, spettacolo liberamente ispirato all’omonima opera di Shakespeare, portato in scena dagli allievi dell’Accademia L’Arte nel Cuore. Ma ciò che si vedrà sul palco è solo la parte emersa di un lavoro più profondo: quello di un’Accademia che ha rivoluzionato il modo di pensare la formazione artistica.

Fondata nel 2005 da Daniela Alleruzzo, L’Arte nel Cuore è la prima Accademia a livello mondiale che offre percorsi professionali integrati per persone con e senza disabilità, nei campi della recitazione, del doppiaggio, del canto, della musica, della danza e dell’intrattenimento. Non si tratta solo di formazione: il progetto sviluppa produzioni, film, spettacoli, collaborazioni con professionisti del settore e percorsi di reale inserimento nel mondo dello spettacolo.

“La nostra scommessa è stata credere nel talento, non nella condizione. Formare, senza fare distinzioni, e mettere poi i ragazzi nelle condizioni di lavorare davvero”, spiega Alleruzzo, che firma anche la supervisione artistica dello spettacolo. La Tempesta, diretta da Gabriele Guarino e Melania Giglio, rappresenta il culmine di un anno di studio intenso e appassionato. Un testo complesso, denso di simboli e sfide attoriali, scelto per stimolare gli allievi a confrontarsi con i grandi temi della letteratura teatrale.

La vicenda di Prospero, duca esiliato su un’isola insieme alla figlia Miranda, diventa lo specchio di un percorso interiore e collettivo. Attraverso l’illusione della magia e il potere del perdono, il protagonista orchestra la redenzione dei suoi nemici e di sé stesso. In scena, attori con e senza disabilità danno vita a un racconto che travalica la finzione: il naufragio, il cambiamento, l’amore puro, la possibilità di un nuovo inizio.

Tra gli interpreti anche volti già noti al pubblico, come Emanuela Annini – attrice con la sindrome di Down impegnata in cinema, fiction e doppiaggio – e i giovani Tiziano Donnici e Alessandro Tiberi, entrambi doppiatori nel film Champions. E sono decine gli allievi che negli anni hanno trovato spazio nel mondo dello spettacolo grazie alla formazione ricevuta.

Ma L’Arte nel Cuore non è solo un’Accademia: è un progetto culturale, educativo, sociale. Un laboratorio permanente in cui ogni barriera – architettonica, culturale o mentale – viene affrontata con metodo, professionalità e visione. Un luogo in cui si sperimenta la convivenza, l’empatia, il lavoro di gruppo come strumenti artistici e umani.

E così, lo spettacolo di giovedì non è solo una rappresentazione teatrale. È l’esito visibile di un sogno coltivato per anni e trasformato in realtà. Un manifesto di ciò che l’arte può essere quando diventa davvero accessibile, quando restituisce voce a tutti, quando smette di chiedere permessi e inizia a dettare nuove regole.

Sul palco del Teatro Olimpico, La Tempesta sarà molto più di un titolo in cartellone: sarà l’esempio concreto di una rivoluzione silenziosa, che ha scelto di partire dal cuore per cambiare il mondo, una scena alla volta.

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