
La situazione della Poesia e delle Arti in Italia e nel Mondo è andata delineandosi con la nascita e lo sviluppo del Movimento Empatico (2020 in avanti; Pre-Empatismo 2000-2020). Con l’Empatismo, infatti, vi è stata la possibilità di mettere in luce una serie di aspetti necessari per poter ancora ambire ad un ruolo serio della stessa Arte nella società Contemporanea.
All’individualismo narcisistico, prepotente e spesso corrotto che ha caratterizzato gli ultimi decenni, abbiamo opposto un sentire comune, un “Noi” capace finalmente di guardare l’altro da sé nella sua bellezza con onestà intellettuale.
Il mondo “vero” della Poesia – riferendomi a quanto maggiormente vicino al mio sentire – ha risposto pienamente, sposando in toto quanto proposto nel “Nuovo Manifesto sulle Arti” (Lerro-Pelliccia 2019) e nei vari volumi dedicati al Movimento (si vedano La Scuola Empatica, Ladolfi 2020; The Empathic Movement, Cambridge Scholars 2023; Poeti Empatici Italiani, Genesi 2025; L’Empatismo, Armando Curcio, 2025).
Si veda inoltre la Mostra d’Arte organizzata dallo storico frontman e fondatore della Rock-Band “Osanna”, Lino Vairetti, e dal designer Antonio Perotti con il titolo “Empatismo” (Cava De’ Tirreni, 2025).
Si veda ancora l’azione costante portata avanti dal Centro Contemporaneo delle Arti con l’unico fine di “dar gloria all’Arte stessa”. Si veda la magnificenza del Premio Internazionale Cilento Poesia (10 edizioni ad oggi). Si veda l’elevazione territoriale determinata dalla Piramide Culturale del Cilento (epicentro dell’Empatismo).
Ed ecco che, finalmente direi, si parla in modo convinto di “interdisciplinarità”, di “artista come guida”, di “Arte Totale”, di “autobiografia in versi” e di tanto altro.
La Scuola Empatica sta facendo il suo dovere in ogni ambito artistico-letterario e da un punto di vista socio-culturale. E questa è per me la gioia più grande, che illumina i miei trenta meravigliosi anni dedicati giorno e notte alla poesia e allo studio.
C’è da dire che ovviamente fuori dal Movimento Empatico permane quasi esclusivamente il vuoto assoluto, l’ignoranza che difende se stessa con tutta la ferocia di cui è capace. Quella delle antologie insignificanti, ad esempio, accorpate da critici di nessun valore (spesso giovani ambiziosi che usano questo genere letterario in modo davvero sconsiderato) che chiamano a raccolta amici e parenti ed escludendo quegli artisti contemporanei veri e autentici che non appartengono, però, all’ambiente corrotto da loro inseguito, venerato e incarnato in ogni azione e parola. Come ho spesso detto, un’antologia ha senso solo se allestita da grandi critici il cui “gusto personale” è da considerarsi un valore primario poiché frutto di profonda sapienza ed esperienza…
Anche su questo, con l’antologia Poeti Empatici Italiani (Genesi 2025) abbiamo fatto chiarezza dando forma ad un testo i cui poeti scelti avevano in precedenza aderito all’Empatismo e dunque usando un criterio di molta più oggettività rispetto a quanto avviene solitamente.
La strada è segnata e a poco serviranno gli intrighi di “potere” che tanto distruggono la purezza che la stessa Poesia e l’Arte tutta sottendono.

Nel video il Premio Nobel per la Letteratura JON FOSSE invia i suoi “best wishes” in occasione della pubblicazione dell’antologia Poeti Empatici Italiani (Genesi editrice, 2025).