
Torremaggiore (FG), 14 giugno 2025 – Dopo quattro giorni di lotta tra la vita e la morte, si è spento oggi Silvano Lamedica, il ragazzo di 17 anni colpito da un proiettile alla testa lo scorso 10 giugno, nelle campagne di Torremaggiore. Era ricoverato in condizioni gravissime nel reparto di terapia intensiva degli “Ospedali Riuniti” di Foggia. Il suo cuore ha cessato di battere nel primo pomeriggio, lasciando la comunità in un dolore profondo e senza parole.
Una comunità sconvolta, un silenzio che pesa
Torremaggiore si ferma, stordita da un lutto che tocca tutti. Per giorni, amici, conoscenti, semplici cittadini hanno sperato in un miracolo. Hanno pregato, aspettato, lasciato fiori, parole e silenzi. Oggi quella speranza si spegne, lasciando spazio allo smarrimento e a una domanda che rimbalza tra le strade del paese: perché?
Silvano era un ragazzo solare, amato. Un figlio, un amico, un compagno di scuola. La sua giovane vita spezzata lascia un vuoto che nessuno potrà colmare.
Rispetto, dolore, silenzio
Il sindaco di Torremaggiore, Emilio Di Pumpo, aveva nei giorni scorsi lanciato un appello al rispetto: <Non condividete notizie false, non alimentate sospetti. Proteggiamo il dolore di una famiglia che sta vivendo l’inimmaginabile>. Oggi, quelle parole pesano ancora di più. È il momento del raccoglimento, della vicinanza, della sobrietà.
Le indagini dei carabinieri proseguono, ma la comunità ora ha bisogno soprattutto di tempo, silenzio e verità. Di umanità.
Un figlio che lascia un segno
La morte di Silvano non è solo una tragedia personale: è una ferita collettiva. È la perdita di un figlio di tutti, di un ragazzo che aveva davanti un futuro ancora da scrivere. Torremaggiore lo ricorderà con amore, e si stringerà forte attorno alla sua famiglia, che ha mostrato dignità e forza in giorni impossibili da raccontare.
Cordoglio e solidarietà
Tutta la redazione del Corriere di Puglia e Lucania – www.corrierepl.it – esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia Lamedica e alla comunità di Torremaggiore, colpita da un dolore che ci tocca nel profondo.
Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. Non ci sarà più la morte, nè lutto nè lamento nè affanno.