Principale Cronaca Comunicati stampa Sui social frasi offensive e irrispettose nei riguardi del Brigadiere Carlo Legrottaglie

Sui social frasi offensive e irrispettose nei riguardi del Brigadiere Carlo Legrottaglie

“È inaccettabile leggere sui social commenti che tentano di  minimizzare un gesto così efferato, invocando presunte necessità o situazioni di disagio: nulla, e sottolineiamo nulla, può giustificare l’omicidio di un servitore dello Stato”: con queste parole, la Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia stigmatizza le parole irriguardose e offensive che qualcuno ha utilizzato per commentare la tragica morte del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, avvenuta durante un inseguimento, nell’esercizio del suo dovere.

“NSC Puglia – affermano Cataldo Demitri e Natalino Leobono, rispettivamente segretario generale e segretario generale aggiunto – esprime il più fermo e indignato cordoglio per la barbara uccisione del collega: un atto vile e ignobile che non solo spegne una vita dedicata allo Stato e alla sicurezza dei cittadini, ma rappresenta anche un attacco diretto ai principi di legalità e convivenza civile su cui si fonda la nostra società”.

“Affermazioni trovate in rete come ‘Posto fisso.. Lui aveva da mangiare, il ladro doveva sfamare la famiglia. Avete tolto il reddito e ora la gente andrà a rubare.. Vi sta bene così’ – evidenziano i due segretari – non solo sono profondamente offensive e irrispettose nei confronti della memoria del carabiniere caduto e dei suoi colleghi, ma costituiscono un’istigazione all’odio e alla violenza, oltre che un’apologia di reato”.

“Siamo profondamente scossi e indignati per quanto accaduto – dichiara il segretario generale regionale di NSC Puglia Cataldo Demitri – e per le inaccettabili giustificazioni che circolano: l’omicidio di un carabiniere è un affronto a tutti noi e all’intero Paese”.

“NSC Puglia, in quanto Nuovo Sindacato Carabinieri – prosegue – condanna con la massima fermezza tali dichiarazioni e ogni forma di apologia di reato e vilipendio alle Istituzioni: non permetteremo che il sacrificio dei nostri uomini e donne in divisa venga strumentalizzato o denigrato”.

“La giustizia – aggiunge – non può e non deve essere messa in discussione o peggio, giustificata da chi non ha rispetto per la vita e per lo Stato: il nostro impegno sarà massimo per garantire che chiunque si sia macchiato di tali affermazioni venga perseguito con tutto il rigore della legge”.

“Fare il nostro mestiere non è cosa semplice – dice il segretario generale aggiunto di NSC Puglia Natalino Leobono – non è un mestiere per tutti ma è al servizio di tutti!”.

“Ci vogliono coraggio, dedizione e sacrificio – osserva – valori che sicuramente non appartengono a chi ironizza o difende un criminale utilizzando una tastiera: la vita di ogni servitore dello Stato è sacra e non può essere minimizzata da chi, per opportunismo o comodità, cerca di sviare l’attenzione dalle reali responsabilità”.

Per tali ragioni, NSC Puglia informa che presenterà querela per tutti i reati ravvisabili, inclusi l’apologia di reato, il vilipendio delle Forze Armate e l’istigazione a delinquere, a tutela dell’onore e del decoro dell’Arma dei Carabinieri e di tutti i suoi appartenenti.

“La giustizia farà il suo corso – concludono  i segretari – e chiederemo che vengano applicate le massime pene previste dalla legge per chiunque si renda responsabile di simili azioni”.

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