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Centro Educativo Diurno “Annibale M. Di Francia” punto di riferimento per le famiglie di Altamura

Centro educativo diurno "Annibale M. Di Francia" - Struttura storica e polifunzionale impegnata nel sociale - REDAZIONBE ALTAMURA - ALTA MURGIA

Un’oasi di accoglienza e supporto socio-educativo per i minori in difficoltà: è il Centro Educativo Diurno “Annibale M. Di Francia”, ospitato all’interno dell’Istituto Antoniano di Altamura. Ispirato allo spirito caritativo di Padre Annibale Maria Di Francia, fondatore dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Figlie del Divino Zelo, il Centro offre ogni pomeriggio un’ampia gamma di attività didattiche e ricreative ai ragazzi più fragili della comunità.

Una struttura storica e polifunzionale –  Collocato tra Viale Martiri 1799 e Via Annibale Di Francia, l’Istituto Antoniano si articola su quattro angoli viari, nel cui complesso è ubicata  la chiesa  intitolata a Maria SS. Immacolata, dove si venera l’immagine di Sant’Antonio da Padova. Sulla facciata, il grande rosone ospita l’immagine istoriata di Padre Annibale, mentre all’interno,  nell’ala sinistra, si trova il monumento funebre di Mélanie Calvat, famosa veggente di La Salette, morta ad Altamura nel dicembre 1904, preziosa collaboratrice dell’Opera Antoniana Figlie del Divino Zelo. Completa l’offerta formativa la  Scuola dell’Infanzia Paritaria Antoniana con annessa Sezione Primavera.

Un impegno decennale per il sociale – “Da 20 anni – spiega il coordinatore e psicoterapeuta Domenico Perrino – accogliamo in media 30 bambini e ragazzi, dai 7 ai 17 anni, indirizzati dai Servizi Sociali del Comune”. Il Centro apre i battenti ogni giorno, dal lunedì al venerdì, con una breve pausa estiva ad agosto.

Ogni educatore, tutti laureati e specializzati, affianca i giovani in laboratori di disegno, giochi logico-strategici (come gli scacchi) e attività di gruppo, calibrate sulle loro capacità e necessità. A queste si aggiunge il laboratorio di canto, tenuto dalla pianista e direttrice del coro UPTE “L. Barnaba” Rosa Simone, che sta già preparando uno spettacolo in vista della festa di Sant’Antonio (13–17 giugno).

Inclusione e multiculturalità – “Accogliamo molti minori di diverse origini etniche e religiose – prosegue Perrino – e rispettiamo pratiche come il digiuno del Ramadan per garantire serenità e rispetto reciproco”. Questo approccio inclusivo aiuta i ragazzi a sentirsi parte della comunità e a crescere con la consapevolezza di poter diventare cittadini modello.

A conclusione dell’anno scolastico è previsto lo spettacolo “Festival del Grazie” che sarà realizzato a ridosso dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio, valorizzando il lavoro delle educatrici e il talento dei giovani ospiti. Un’occasione per celebrare lo spirito di condivisione e solidarietà che da sempre anima l’Istituto Antoniano di Altamura

Le educatrici: “Serve una vocazione autentica per fare la differenza” – Angela Dambrosio e Luciana D’Anna, educatrici impegnate nel sociale, parlano con una sola voce: “Per svolgere questo lavoro non basta una qualifica, serve una vocazione autentica. Prima viene la missione, poi la professione. È un mestiere impegnativo, certo, ma profondamente gratificante”.

La loro scelta di operare in contesti in cui i minori vivono situazioni di fragilità familiare, sociale, educativa e culturale, racconta di una passione radicata per il sociale. “Abbiamo scelto consapevolmente di esserci, perché crediamo nella possibilità di fare la differenza”, spiegano con convinzione.

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