
Punti nascita e rete perinatale, Napoli: “Una proposta strutturale per il futuro”
Il Capogruppo di FdI in Consiglio regionale: “Da Matera un modello innovativo per tutta la Regione”
“In queste settimane l’assessore alla Salute, Cosimo Latronico, sta conducendo un lavoro serio e determinato sul tema delicatissimo dei Punti Nascita, con l’obiettivo di garantire la tenuta della rete dell’assistenza perinatale in Basilicata e la permanenza operativa dei presìdi di Policoro e Melfi”. Lo dichiara Michele Napoli, capogruppo di FdI in Consiglio regionale che aggiunge: “Un impegno che merita pieno riconoscimento, tanto per il metodo seguito quanto per il livello istituzionale dell’interlocuzione avviata con il Ministero della Salute e il Comitato LEA, che ha consentito di rappresentare con efficacia e rigore le specificità della nostra realtà regionale”.
“Tuttavia – evidenzia il Consigliere regionale – la sfida che abbiamo di fronte richiede oggi di compiere un passo ulteriore, abbandonando logiche emergenziali per adottare una strategia di sistema.
Le criticità che gravano sui Punti Nascita — in particolare la carenza di personale e i requisiti organizzativi stringenti — non possono più essere affrontate con soluzioni tampone. Serve una visione strutturale e moderna della sanità lucana, capace di disegnare percorsi assistenziali sicuri, qualificati e sostenibili nel tempo”.
“In questa prospettiva – evidenzia l’esponente di Fratelli d’Italia – ritengo fondamentale che il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale preveda esplicitamente l’istituzione di una Unità Operativa Complessa Interaziendale di Genetica Medica, con sede a Matera, che diventi il perno di un modello innovativo per l’intero sistema perinatale lucano”.
“Non si tratta – precisa Napoli – di un’idea astratta o teorica: il presidio di Matera già oggi dispone di competenze specialistiche di alto profilo, registra un bilancio attivo nella gestione dei pazienti, opera secondo standard scientifici e clinici allineati ai livelli più avanzati, e ha dimostrato sul campo la propria capacità di presa in carico. Una struttura unica e interaziendale, con vocazione regionale e forte integrazione ospedaliera, rappresenterebbe un’autentica leva di rilancio per i percorsi nascita in Basilicata, con la possibilità di operare a supporto anche dei presìdi più esposti – in particolare i cosiddetti punti nascita “Torretta” – garantendo attività di consulenza specialistica, diagnosi precoce, screening e presa in carico capillare su tutto il territorio.
Un modello in grado di ridurre la mobilità passiva e offrire certezze cliniche alle famiglie lucane.
“La sfida vera – prosegue Napoli – non può essere solo quella di salvare numeri e presìdi, ma quella di innalzare stabilmente la qualità, la sicurezza e la prossimità dell’offerta sanitaria, mettendo al centro la persona e superando definitivamente la logica dell’emergenza”.
“È su questa capacità di visione e di governo – conclude Napoli – che la Basilicata sarà chiamata a misurarsi nei prossimi mesi: per uscire dall’inadempienza, per rafforzare la sanità pubblica e per restituire ai lucani una rete perinatale moderna, credibile, autorevole e realmente vicina ai territori.
La segreteria del capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, Michele Napoli