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Il Procuratore Capo Roberto Rossi incontra i giornalisti su criminalità e illegalità ad Altamura

Il ruolo della stampa è anche quello di dare voce a chi subisce atti criminosi - REDAZIONE ALTAMURA - ALTA MURGIA

Da sinistra: Dott. Raffaele Fiantanese; Dott. Roberto Rossi, Procuratore Capo; Ten, Col. Leonardo Bochicchio; Cap. Caterina Sibillo

Visita istituzionale ad Altamura per il Procuratore Capo di Bari, dott. Roberto Rossi, che ieri lunedì 9 giugno  ha incontrato i giornalisti del territorio presso la Caserma dei Carabinieri. Un momento di confronto aperto, alla presenza delle principali autorità delle Forze dell’Ordine locali.

Presenti all’incontro il Tenente Colonnello Leonardo Bochicchio, Comandante della Stazione dei Carabinieri; la Capitano Caterina Sibillo, Comandante della Guardia di Finanza; e il dott. Raffaele Fiantanese, Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Gravina in Puglia.

L’iniziativa, ha spiegato il dott. Rossi, nasce dalla volontà di rafforzare la collaborazione tra le Forze dell’Ordine e gli operatori dell’informazione per contrastare più efficacemente le attività criminali e i fenomeni di illegalità diffusi nel territorio dell’Alta Murgia.

Gruppo di giornalisti delle testate giornalistiche del territorio

“I giornalisti  prime sentinelle” – “L’obiettivo – ha sottolineato Rossi – è far sentire la presenza dello Stato e trasmettere un messaggio chiaro: gli atti criminosi, soprattutto quelli contro le fasce più fragili della popolazione, vanno denunciati. I giornalisti, che per primi raccolgono segnalazioni ed episodi, possono svolgere un ruolo strategico per aiutare le Forze dell’Ordine a calibrare meglio gli interventi nella fase dell’attività investigativa”.

Tra le principali criticità emerse durante l’incontro, il Procuratore ha richiamato l’attenzione su truffe sempre più diffuse ai danni di persone anziane, come quella del falso incidente con richiesta di denaro da parte di sedicenti appartenenti alle Forze dell’Ordine.

“Mai un Carabiniere o un Poliziotto è autorizzato a chiedere denaro”, ha precisato Rossi, esortando la cittadinanza a non fidarsi di chi si presenta telefonicamente come agente per estorcere denaro. “Si tratta di soggetti esperti e organizzati, spesso provenienti da altre regioni, che scelgono con cura le loro vittime.”

Furti, truffe e reticenza alla denuncia – Al centro della discussione anche i furti in appartamenti, auto e aziende agricole, oltre all’ampio sommerso di episodi mai denunciati per timore di essere derisi. Un atteggiamento che, secondo il Procuratore, contribuisce a rendere invisibile il fenomeno e a ostacolare le indagini.

“Il ruolo della stampa è anche quello di dare voce a chi subisce, per aiutare le Forze dell’Ordine a mappare i fenomeni e contrastarli con maggiore efficacia”, ha ribadito.

Durante l’incontro, i giornalisti presenti hanno posto domande su diversi fronti, tra cui abusi edilizi, frodi legate al Superbonus 110% e il fenomeno delle fatture gonfiate. Le autorità hanno risposto fornendo chiarimenti e aggiornamenti sulle indagini in corso, nel limite degli elementi disponibili.

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