Principale Arte, Cultura & Società L’Italia vista da Edimburgo: Medici e Politici specchio della recessione

L’Italia vista da Edimburgo: Medici e Politici specchio della recessione

Dalla mia finestra di Edimburgo osservo la pace sorseggiando un caffè americano… L’organizzazione così minuziosa di questa città mi entusiasma e al contempo mi fa guardare con occhi molto critici e carichi di tristezza alla mia Italia e soprattutto a quel Cilento che ho – ahimé – notato essere sostanzialmente arroccato sulla propria disorganizzazione, sui privilegi di pochi, i quali li proteggono con i denti e con una ferocia indicibile mascherata da ruoli politici, medici e altro…

Comprendo, infatti, sempre di più che il “Bel Paese” è per lo più fallito per una serie di fattori che si sommano, determinando povertà, malessere, dolore. L’Italia è una nazione disunita che vive di individualità brillanti, ma di pochissimo senso civico (resiste ancora solo perché ha risorse infinite ma sfruttate solo da pochi e non per la collettività…). La Sanità, specie nel Sud, è allo sbando totale e ormai i medici sono spesso prepotenti, menefreghisti e si direbbe interessati solo al profitto sostanzioso. Le disavventure per i malcapitati sono all’ordine del giorno e, cosa peggiore, a volte si percepisce malafede: tanto – mi verrebbe da pensare – sanno che difficilmente qualcuno arriverebbe mai a condannarli. Del resto i medici legali sono anch’essi medici in carriera… E gli avvocati… gli avvocati… se ne trova uno su mille che non ricordi quello che così abilmente tratteggiò Alessandro Manzoni, il famigerato Azzeccagarbugli…  

La classe politica sembra essere in larga parte corrotta, disinteressata alla cosa pubblica e quasi sempre clientelare. La mentalità generale della popolazione è ristretta e, di conseguenza, non può che determinare scadimento in ogni settore, malessere profondo… recessione.

Potrei ancora dire qualcosa su come funziona l’Università italiana… ma credo che anche questo sia purtroppo noto a tutti… Così come a tutti è noto chi sono i preti e di cosa sono capaci…

Sono pessimista? No! Realista! E devo dire che non vedo facili miglioramenti per il futuro. I giovani non leggono più né libri né giornali, non si documentano e non lottano…

Come cambiare tutto questo?
Serviranno politici illuminati. Sperando che se qualcuno si affacci all’orizzonte (che sia di destra, di sinistra, di centro, dal cielo e dal mare) non venga immediatamente silenziato…
In una situazione del genere solo grandissime personalità possono ri-avviare un processo di risanamento collettivo.

Dio protegga la patria di Dante, Leonardo, Parmenide, Michelangelo, Leopardi…

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