Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli Grande successo a Roma per Elisabetta Guido

Grande successo a Roma per Elisabetta Guido

Roma – Un pomeriggio di musica autentica, emozioni condivise e memoria viva. In un’atmosfera intima ma partecipata, nel cuore verde del Parco dei Fornaciari, a pochi passi dal Vaticano, si è svolta ieri la presentazione del nuovo album della cantante jazz salentina Elisabetta Guido, dal titolo evocativo “I sing Nicola!”. L’album, prodotto dalla storica etichetta romana AlfaMusic, è un omaggio al grande Nicola Arigliano, crooner d’eleganza e ironia, nato a Squinzano esattamente cento anni fa, nel 1923.

Arigliano, con la sua voce calda e il portamento da jazzista d’altri tempi, è stato uno dei personaggi più particolari e raffinati della musica italiana. Il grande pubblico lo ricorda per la celebre pubblicità del Digestivo Antonetto, ma la sua carriera fu ben più ampia: concerti in tutto il mondo, dischi, spettacoli televisivi, partecipazioni al cinema e un’intensa vita artistica che lo mise in contatto con nomi del calibro di Totò, Rita Hayworth e tanti altri. Arigliano ha attraversato il Novecento musicale con discrezione e talento, lasciando un segno profondo in chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo dal vivo.

A riportarne in scena lo spirito e le melodie è stata Elisabetta Guido, con la sua voce elegante e intensa, capace di fondere emozione e tecnica con naturalezza. Ma non è salita da sola sul palco: ad accompagnarla in questo viaggio musicale c’erano alcuni storici collaboratori di Arigliano, musicisti che con lui hanno condiviso studi, palchi e registrazioni. Giampaolo e Michele Ascolese, rispettivamente batterista e chitarrista, e il contrabbassista Elio Tatti, hanno contribuito a creare un suono caldo, d’altri tempi, fedele allo spirito del crooner salentino ma rivisitato con la sensibilità contemporanea di Elisabetta. A completare il quartetto, il sassofonista milanese Mirko Fait, apprezzato per il suo stile raffinato e lirico.

La serata ha visto anche la presenza, tra il pubblico, del celebre fotografo del jazz Roberto Cifarelli, una figura di riferimento per chi racconta la musica attraverso le immagini. Il suo sguardo discreto ma potente ha saputo cogliere momenti di grande intensità, fissando su pellicola quella che è stata, a tutti gli effetti, una serata da ricordare.

L’evento è stato organizzato dalle associazioni KirArt e Valle dell’Inferno, entrambe impegnate da anni nella promozione di eventi culturali che uniscono arte, territorio e solidarietà. Infatti, questo concerto non è stato solo un appuntamento musicale: l’intero ricavato è stato devoluto in beneficenza per sostenere la ricerca sui tumori rari al fegato, e in particolare l’attività dell’Istituto di Ricerca “Saverio De Bellis” di Martina Franca, centro pugliese di eccellenza in campo medico e scientifico.

A margine del concerto, Elisabetta Guido ha voluto condividere un pensiero con il pubblico e con chi ama la musica:
“Portare questo progetto nel Salento, la mia terra e quella di Nicola, sarebbe un sogno. Ma finora nessuna amministrazione ha mostrato interesse. Spero che qualcuno raccolga questa opportunità per celebrare un artista che ha dato lustro al nostro territorio e alla cultura musicale italiana.”

E mentre il pubblico applaudiva con calore e rispetto, si respirava la sensazione che quello andato in scena non fosse solo un concerto, ma un atto d’amore verso la memoria di un grande artista, un ponte tra epoche e generazioni, costruito con cura, voce e cuore.

Il viaggio di “I sing Nicola!” non finisce qui. La prossima tappa sarà Milano, in autunno, in occasione del prestigioso JazzMi, uno dei festival jazz più importanti d’Italia. Elisabetta Guido porterà il suo tributo in una delle grandi location della musica dal vivo milanese, con l’obiettivo di far conoscere Nicola Arigliano anche a un pubblico più giovane e internazionale, che merita di scoprire (o riscoprire) il valore di una figura troppo spesso dimenticata.

In un’Italia che tende a smarrire la memoria, progetti come questo hanno un valore doppio: non solo artistico, ma anche culturale ed educativo. Ricordare Arigliano non è solo celebrare il passato, ma dare forza al presente e ispirazione al futuro

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