
Taranto – Le ombre sono la bufera che ha colpito la giunta regionale Emiliano con gli arresti domiciliari per l’assessore regionale alle Attività produttive, Alessandro Delli Noci e altri dieci per corruzione sui fondi regionali.
Delli Noci è anche capo della lista civica ‘Con’ che è quella con cui si è presentato, per la scelta del candidato sindaco di Taranto, Piero Bitetti
È evidente che questo caso ha suscitato le reazioni. È Giampaolo Vietri di Fdl che in post su Facebook con un iniziale guanto di velluto garantista affonda il dito ok con determinazione:
“È legittimo chiedersi cosa ha da dire Bitetti al riguardo essendo sostenuto da un sistema di potere regionale sempre più logorato da inchieste e scandali. E ancora: qual è la posizione del Partito Democratico di Elly Schlein. quindi anche dell’eurodeputato barese Antonio Decaro, rispetto a questa ennesima ombra sulla gestione Emiliano? “
E l’esponente tarantino di Fratelli d’Italia fa riferimento alla candidatura di Piero Bitetti calata dall’alto, dalla regione per capirci. E poi chiude senza diplomazia:
“Taranto non è un feudo da spartire, è una città da rispettare e non vorremmo che la candidatura di Piero Bitetti, in politica da oltre 30 anni, fosse il frutto di logiche di potere che nulla hanno a che fare con la buona politica.”
Insomma, quest’ombra ci sta, ma dobbiamo altresì sottolineare che spesso la politica porta la giustizia ad indagare il suo operato, ma va rilevata anche la risposta del Governatore Emiliano che sul caso ha detto di essere tranquillo dell’operato dell’assessore come lo è lo stesso Delli Noci.
Al centrodestra, che vorrebbe dopo 18 anni tornare al governo della città di Taranto, va ricordato che l’ultimo sindaco di centrodestra Rossana Di Bello fu costretta a dimettersi per un’ indagine poi rivelatasi infondata.
La destra si appresta all’ultima giornata elettorale con la festa in Piazza Della Vittoria oggi 6 giugno alle ore 19,00 con tutti i personaggi della vita politica regionale.
Interverranno i coordinatori regionali del centrodestra, on. Gianfranco Chiarelli (Udc), Luigi Morgante (Noi Moderati), on. Mauro D’Attis (Forza Italia), on. Marcello Gemmato (Fratelli d’Italia), sen. Roberto Marti (Lega), i sindaci di Barletta Mino Cannito, di Brindisi Giuseppe Marchionna, e di Lecce Adriana Poli Bortone, Luca Lazzaro (candidato sindaco della coalizione di centrodestra al primo turno). Il comizio si chiuderà con l’intervento dell’avvocato Francesco Tacente, candidato sindaco della coalizione Taranto vince.
Qui, per chiudere la parte relativa al centrodestra, val la pena di sottolineare l’accusa di incoerenza della coalizione di Luca Lazzaro per l’apparentamento con Tacente che porterebbe in consiglio e, perché no, anche in giunta, parte della consigliatura Melucci. Un controsenso che unisce dimissionanti e ‘dimissionati’. Ma diceva Berlusconi che in politica due + due non fa quattro.
Per quanto riguarda il centro sinistra l’appuntamento di oggi ore 19,00 tutti a Piazzale DEMOCRATE a Taranto, con Piero Bitetti, Antonio Decaro ed Elly Schlein.
In un post su facebook Piero Bitetti scrive:
Non si defila il M5s che pur senza apparentamento in una nota di Annagrazia Angolano Candidata Sindaco conferma l’appoggio a Piero Bitetti.
“Avevamo garantito al nostro elettorato un ultimo passaggio di condivisione e di dialogo, come nostra consuetudine, attraverso un’apposita assemblea pubblica con cittadini, candidati e iscritti, per decidere insieme in vista del ballottaggio”. A queste parole la direttrice di Antenna 6: “Saremo in ogni caso opposizione attenta, propositiva e intransigente, nell’interesse dei tarantini. “
E poi fa un affondo sulla destra: “Non vogliamo vedere Vannacci e Salvini festeggiare dal balcone di Palazzo di Città”
A rigor di informazione va ricordato che si elegge uno degli ottomila sindaci e non il capo del Governo e il balcone di palazzo di città non è quello di Piazzale Venezia; quindi, evocare lo scomodo generale e i suoi camerati, vivaddio ci sta, ma è pur sempre una esagerazione.
Per rimettere tutti i tasselli al posto giusto basti pensare al giorno dopo le elezioni, le feste e i giuramenti, c’è una città che è fatta di Tari e IMU alle stelle e i cittadini sono stufi di essere spremuti come limoni, va ristrutturata la raccolta dei rifiuti, nella città più estesa del sud, da Talsano a Paolo VI, che da sola è un’impresa che dà il brand. E mi fermo qui.