Ma cos’è la destra, ma cos’è la sinistra, il tormentone di Gaber l’appiccichiamo a queste elezioni tarantine
Oppure: ”Grande è la confusione sotto il cielo”, affermava Mao Zedong, ma il rivoluzionario comunista era contento perchè nel marasma vince chi ha le polveri, come dice Donald Trump.
E chi ha le polveri in questa campagna elettorale? La confusione parte dalle ultime elezioni, quelle dove Rinaldo Melucci ha stravinto con il 60,6% con la coalizione del centro sinistra allargato. Ricordo una conferenza stampa con Angelo Bonelli e Melucci e una strana intrusione di un candidato sindaco, il giornalista Luigi Abbate che disturbava: “traditori, traditori”
Chi avrebbe mai pensato che dopo due anni Melucci sarebbe stato sfiduciato e a salvarlo dalle dimissioni notarili fosse proprio il giornalista Abbate che ha fatto persino il presidente del Consiglio comunale per qualche mese?
E ora succede che i transfughi dal Pd – che hanno continuato a sorreggere Melucci – che oscillava tra Renzi e Salvini ora sono alleati nelle liste di Francesco Tacente.
Ecco che il marasma aumenta sotto il cielo, con allegra soddisfazione di Mao.
C’è una destra spaccata, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati con un candidato, Luca Lazzaro e UdC e Lega di Salvini con un altro Francesco Tacente. Ma attenzione al candidato Tacente (Salvini) si appoggia anche il Partito socialista.
Mentre la Democrazia Cristiana di Rotondi sta con Piero Bitetti del centro-sinistra, che comprende anche Verdi e Sinistra, ma Rifondazione comunista sta con il M5s.
E’ vero le elezioni amministrative rispondono ad un cliché localistico, ma qui si è palesemente esagerato.
Ora mettetevi nei panni dell’elettore, a parte i parenti degli 868 aspiranti consiglieri divisi in 28 liste, chi votare? A parte gli impresentabili, se torniamo al refrain di Gaber non c’è storia, allora c’entra la personalità del candidato e non c’è dubbio che l’ex presidente regionale della Confagricoltura Luca Lazzaro, candidato di Fratelli d’Italia e la giornalista Annagrazia Angolano, candidata sindaco del M5s, sono le novità che, ovviamente solo per questo, suggeriscono un cambiamento vero.
Un ballottaggio fra i due? Magari, sarebbe da vedere. Ma siamo nelle ipotesi, per alcuni saranno favole.
Ma il risultato del voto dopo Stefàno (2017), fu 22 – 17 – 12 – 8 – 8 – 8 – 8, queste sono in scala le percentuali raggiunte dai candidati sindaco. Estremamente frammentato, e queste elezioni lo saranno uguale.
O forse no! Ma grande è la confusione sotto il cielo di Taranto.
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