Principale Arte, Cultura & Società “Rareche”, le radici dei lucani protagoniste al Salone del Libro di Torino

“Rareche”, le radici dei lucani protagoniste al Salone del Libro di Torino

Racconti della tradizione lucana tra magia e realtà, Edizioni Magister, con il Presidente del Consiglio Pittella, la Direttrice regionale INPS, Dito, la dirigente segreteria del DG INPS, Fiore, Vecchi, Direzione centrale comunicazione Inps e gli autori

Grande partecipazione allo stand della Basilicata al Salone Internazionale del Libro di Torino per la presentazione di “Rareche – Racconti della tradizione lucana tra magia e realtà”, edito da Magister. Il volume, promosso dall’INPS Basilicata, è frutto del lavoro corale di dipendenti dell’Istituto e rappresenta un viaggio nei racconti, nei miti e nelle leggende della tradizione lucana.

All’incontro, moderato da Tiziana Vecchi della Direzione centrale comunicazione INPS, sono intervenuti il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, la Direttrice regionale INPS Basilicata, Benedetta Dito, la dirigente della Segreteria del Direttore Generale INPS, Virginia Fiore, e alcuni autori del volume. L’evento si è inserito pienamente nel tema dell’edizione 2025 del Salone, “Le parole tra noi leggere”, che per la Basilicata assume un significato profondo: leggere non è solo un atto individuale, ma un gesto collettivo, capace di creare legami, rafforzare l’identità e costruire cittadinanza. “Rareche è un’opera che merita attenzione”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella. “La dottoressa Dito ha costruito un progetto straordinario, che ha saputo condividere con un entusiasmo contagioso.

Ho letto alcuni capitoli del libro e mi sono ritrovato pienamente: conosco i dialetti, le tradizioni, persino i vicoli narrati nei racconti, perché fanno parte anche della mia storia personale, sportiva e politica. In uno dei racconti si legge: ‘Questa terra non si piega facilmente, mio signore, e nemmeno la sua gente. Noi siamo come le pietre delle montagne: solidi e resistenti, ma capaci di diventare opere d’arte nelle mani giuste.’ Questa è la Basilicata. Rareche è memoria viva e speranza concreta per il futuro. Il vero tema del futuro della nostra gente è la consapevolezza. E finché non c’è lettura, conoscenza, competenza, applicazione, in ogni ambito della nostra vita, noi non avremo consapevolezza.”

Nel corso dell’incontro, la Direttrice INPS Basilicata, Benedetta Dito, ha sottolineato il valore umano e comunitario dell’iniziativa: “La mia esperienza in Basilicata, da napoletana, mi ha portato a riflettere sul valore delle radici. Questo libro nasce da un lavoro condiviso con i colleghi e le colleghe dell’Istituto, che ringrazio profondamente, così come ringrazio il Presidente Pittella per il sostegno e l’editore Magister per aver creduto nel progetto. Rareche è il racconto della loro vita, dei valori che quotidianamente l’INPS porta avanti attraverso il lavoro delle sue persone.” La Direttrice ha poi letto un passo particolarmente toccante della prefazione: “I luoghi da dove veniamo, le inflessioni, le abitudini, i primi studi, gli affetti più cari, le emozioni figlie dell’inesperienza, l’amore incondizionato dei nostri genitori: queste sono le nostre radici. Questa frase mi commuove ogni volta, perché racchiude tutto il senso del libro e dell’esperienza vissuta.”

Anche Virginia Fiore, dirigente della segreteria del Direttore Generale INPS, ha voluto condividere una riflessione personale: “Leggendo Rareche ho pensato molto alla mia infanzia, ai miei nonni, che sono stati il mio punto di riferimento. Le radici sono tutto. E nei racconti ho ritrovato anche i valori dell’INPS: parità di genere, qualità del servizio, rispetto e umanità. È un’opera che parla al cuore di chi legge.” Durante la presentazione sono intervenuti anche alcuni degli autori: Rossella Losasso, Luciano Monaco, Nunzia Nicoletti e Alain Pangaro, che hanno condiviso aneddoti e riflessioni sul legame profondo con la loro terra.

Nel cuore della letteratura lucana contemporanea si fa strada un filone narrativo che intreccia profondamente territorio, tradizione e immaginario. Gli autori, con 17 racconti, offrono sguardi unici e autentici su una Basilicata fatta di memorie, leggende e nuove prospettive, ognuno con uno stile personale e una visione ben radicata nei luoghi d’origine: Angela Cappelli con Stupor Mundi; Maria Filomena Vicino con È Sempre sera; Alain Pangaro, autore de Il Monaco e la Monaca e Amelia; Giovanna Bochicchio con La Masseria dei Rosa; Luciano Monaco con Carlo Gesualdo da Venosa, La Maciara, Petrosinella, Rocco Girasole, Sheshe, Un vampiro ad Acerenza; Nunzia Nicoletti con I Vicinati Materani; G. Colangelo con La Madonna della Laudata; Rossella Losasso con Sempre Uniti; Veronica Naso, autrice di U Rumit; Teresa di Salvia con Nonna; Rosa Guantario con A mio padre.

Il libro Rareche ha ricevuto una menzione speciale in un concorso al Salone del libro e, in questa occasione, la Direttrice Dito ha donato una copia del volume al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. A conclusione dell’evento il Presidente Pittella ha consegnato alla Direttrice la medaglia celebrativa del 50° anniversario della Regione Basilicata, quale riconoscimento per il valore culturale e simbolico del progetto.

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