
Calimera, 27 aprile 2025 — Calimera ha visto la rinascita di una delle sue tradizioni più affascinanti e significative: la Festa della Cranàra Calimerese. Un evento che racconta la storia del paese, con il suo legame profondo alla cultura dei carbonai e alle tradizioni che da secoli definiscono l’identità di questa comunità del Salento. La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Calimera, ha visto una ripresa della festa in un formato rivisitato, più moderno ma altrettanto ricco di storia. Il luogo scelto per ospitare l’evento è stato il suggestivo Campo Madre della Masseria San Biagio, una location che aggiunge valore storico e turistico all’iniziativa, grazie alla sua cappella dalle origini antiche e alla sua posizione panoramica che regala un’impareggiabile vista sui dintorni. Campo Madre, situato al confine tra Calimera e Melendugno, è stato scelto per la sua forte carica simbolica e per l’impatto che questo luogo ha sul territorio, fungendo da punto di unione tra le due comunità.
Un Viaggio nella Storia di Calimera
Calimera è conosciuta come il “paese dei craunari”, ovvero dei carbonai, che nel corso dei secoli hanno svolto un ruolo centrale nell’economia e nella vita del paese. I craunari erano infatti figure fondamentali nel Salento, incaricati della produzione del carbone da legna, un’attività che ha segnato la vita della comunità calimerese per molti anni. La Cranàra Calimerese è una figura emblematica di questa tradizione, ed è proprio a questa figura che la festa è dedicata. La festa non è solo un momento di celebrazione, ma anche una rievocazione di un’antica pratica, che per anni ha avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana degli abitanti di Calimera e dei paesi circostanti. Nel corso della manifestazione, i volontari della Pro Loco hanno allestito con grande cura gli stand gastronomici, offrendo ai visitatori la possibilità di assaporare i prodotti tipici locali, preparati con passione e tradizione. Tra i piatti protagonisti della festa, non sono mancati i piatti a base di carne, verdure e legumi, tutti rigorosamente preparati con ingredienti locali e secondo le ricette tramandate di generazione in generazione.b Inoltre, il tradizionale mercatino delle bancarelle ha aggiunto un ulteriore fascino all’evento, con numerosi artigiani e produttori locali che hanno esposto e venduto le loro creazioni. Dai prodotti tipici salentini, come l’olio d’oliva e il vino, agli oggetti artigianali che raccontano le tradizioni locali, il mercatino ha offerto un’ulteriore occasione per immergersi nella cultura del territorio, promuovendo l’artigianato e le eccellenze del Salento.
L’Accensione della Cranàra: Un Momento di Unione e Celebrazione
Il momento culminante dell’evento è stato l’accensione della Cranàra, simbolo della tradizione che lega Calimera alla sua storia. Alle ore 12, con una cerimonia che ha visto la partecipazione dei sindaci di Calimera e Melendugno, la Cranàra è stata accesa in un rito che ha coinvolto tutta la comunità. L’accensione, che richiama le tecniche antiche dei carbonai, è stata il momento di unione simbolica di un’intera comunità, che ha celebrato non solo la propria storia, ma anche il valore del recupero e della valorizzazione delle tradizioni. La presenza dei due sindaci, quelli di Calimera e Melendugno, è stata particolarmente significativa, visto che Campo Madre si trova al confine tra i due comuni. La loro partecipazione all’accensione ha rappresentato un segno di unione tra le due realtà, che da sempre collaborano per la promozione e la valorizzazione del territorio salentino. Questo gesto simbolico ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra le amministrazioni locali per la crescita e il benessere della comunità .A seguire, la festa si è animata con le danze tradizionali, che hanno visto la partecipazione di numerosi gruppi folkloristici, accompagnati dalla musica degli Strittuli, band di musica popolare della tradizione salentina. La musica ha riempito l’aria, trascinando i presenti in un turbinio di passi di danza che hanno celebrato l’identità salentina in tutto il suo splendore. Il suono degli Strittuli, insieme ai canti popolari, ha dato vita a un’atmosfera vibrante e coinvolgente, che ha reso l’evento ancora più speciale.
La Politica e la Tradizione: Un Messaggio di Continuità
Durante l’evento, i due sindaci, il sindaco di Calimera e il sindaco di Melendugno, hanno preso la parola per esprimere il loro sostegno alla manifestazione e sottolineare l’importanza di mantenere viva la memoria storica delle tradizioni locali. Hanno parlato del valore del recupero delle tradizioni popolari come strumento di crescita per il turismo e per la comunità, e hanno ribadito l’impegno delle amministrazioni locali nel sostenere queste iniziative che promuovono la cultura, la storia e l’identità del territorio. Il presidente della Pro Loco di Calimera Pierluigi Cillo ha poi espresso il suo entusiasmo per il successo dell’evento, ricordando l’importanza del lavoro svolto dai volontari e dagli organizzatori. “Oggi – ha detto – Calimera non è solo un paese che guarda al passato, ma è una comunità che sa come valorizzare la propria storia e trasformarla in un’opportunità di crescita per tutti.”
Un Successo per la Comunità
La Festa della Cranàra Calimerese si è così conclusa con grande successo, accogliendo un pubblico numeroso che ha riscoperto il valore delle tradizioni e il fascino di un paese che sa guardare al futuro senza dimenticare il proprio passato. L’evento ha rappresentato un’occasione unica non solo per celebrare la cultura calimerese, ma anche per promuovere il territorio e le sue risorse turistiche, sempre più apprezzate da visitatori provenienti da ogni parte d’Italia.L’iniziativa ha dimostrato quanto sia fondamentale mantenere vive le tradizioni e farle conoscere al mondo. La Festa della Cranàra non è solo una festa, ma un racconto che si intreccia con la storia di Calimera, con la sua gente e con il suo territorio, un racconto che continua a vivere, ad animare e a coinvolgere chiunque abbia la possibilità di viverlo. Inoltre, sono stati creati eventi paralleli, come la raccolta della plastica, con il contributo della consigliera con delega all’ambiente, Dott.ssa Patrizia Gerardi, che ha coordinato l’iniziativa con successo, raccogliendo numerosi sacchi di rifiuti.