
Il Centro per l’Apprendimento Permanente CAP dell’Università degli Studi di Bari UNIBA ha ottenuto, primo ateneo in Italia, la certificazione internazionale PM+ per erogare il programma Problem Management Plus.
Il Programma PM+
Il programma PM+ è stato sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS, promosso dall’UNHCR ed erogato dalla Mental Health and Psychosocial Support (Mhpss). Tale programma implementa un protocollo per la gestione del benessere emotivo e per affrontare i problemi quotidiani.
Decine di milioni di persone nel mondo vivono in circostanze estremamente difficili e soffrono emotivamente. Un individuo che sperimenta avversità, accompagnate da situazioni angoscianti, è a maggior rischio di sviluppare problemi sanitari e sociali.
L’OMS raccomanda una serie di interventi psicologici e farmacologici per fornire cure, ma in alcuni paesi i professionisti scarseggiano e troppo spesso non sono specializzati. In determinate circostanze di carenza di risorse l’OMS definisce degli interventi semplificati, “interventi psicologici a bassa intensità”, in quanto la loro erogazione richiede un livello meno intenso di utilizzo specialistico di risorse professionali, rispetto agli interventi psicologici convenzionali. Individui anche senza una precedente specializzazione nella cura della salute mentale possono fornire efficacemente assistenza a bassa intensità di terapia cognitivo comportamentale CBT e terapia interpersonale IPT, purché siano adeguatamente formati e supervisionati.
Un particolare intervento psicologico a bassa intensità è il Problem Management Plus (PM+) per adulti che soffrono per un senso di disagio, nelle comunità, in particolare se esposti alle avversità di vario tipo. L’approccio comporta la gestione dei problemi (PM nota anche come consulenza per la risoluzione dei problemi o terapia per la risoluzione dei problemi) più (+) strategie comportamentali selezionate. Da qui il termine PM+. Combinando tali strategie, il programma mira ad affrontare sia problemi psicologici (ad esempio stress, paura, sentimenti di impotenza) sia, se possibile, altri problemi (ad esempio, problemi di sostentamento, conflitti in famiglia e altro). L’intervento consente anche di coinvolgere la famiglia o gli amici se l’assistito lo desidera.*
PM+ mira a ridurre i problemi che i soggetti identificano come preoccupanti, anche se emotivi. Non comporta la diagnosi di disturbi mentali, anche se è probabile che possa aiutare le persone con disturbi dell’umore e dell’ansia, in aggiunta ad altri supporti appropriati.
Una caratteristica distintiva di PM+ è quindi l’approccio del “task-shifting”, che consente ad operatori non specialisti, come assistenti o volontari con almeno un diploma di scuola superiore, di essere formati per erogare l’intervento.
Ruolo dell’Università di Bari
Il Centro per l’Apprendimento Permanente CAP dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, ha ottenuto la certificazione internazionale “PM+” e sarà il primo centro universitario erogatore in Italia del “Problem Management Plus”.
Dopo quattro mesi di formazione intensiva e specialistica, erogata da Mhpss-Unhcr, il CAP, in seguito al conseguimento della certificazione, realizzerà il primo percorso formativo sperimentale all’interno del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica, finalizzato alla formazione di futuri “Helper” (assistenti) per il supporto agli studenti, in particolare se con situazioni di emigrazione.
La scorsa settimana, il Salone Dorato del Palazzo Ateneo ha ospitato la presentazione ufficiale della certificazione PM+, introdotta dal direttore del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica, prof. Paolo Ponzio, il quale nel corso dell’evento ha sottolineato “l’importanza, per il sistema universitario e per tutta la pubblica amministrazione, di dotarsi di figure professionali come i PM+. Siamo orgogliosi di essere il Dipartimento ‘pilota’ dell’Università di Bari, grazie a una visione orientata all’innovazione del nostro tempo, che è innanzitutto culturale e sociale, ancor prima che tecnologica”.
Il percorso formativo sarà articolato in cinque sessioni, e sarà rivolto ai professionisti che operano a stretto contatto con le realtà studentesche, a coloro che necessitano di acquisire competenze adeguate per fornire supporto nella risoluzione di problematiche quotidiane. L’obiettivo è guidare gli utenti al raggiungimento di situazioni di maggiore benessere emotivo, aiutandoli a fronteggiare lo stress, il disagio relazionale o sociale.
La dott.ssa Antonella Alba Scalera, psicologa del lavoro ed esperta nella validazione e certificazione delle competenze, nonché Esperta PM+, ha commentato che “il programma permette di apprendere strategie pratiche per la gestione dei problemi, migliorando l’umore attraverso esercizi quotidiani mirati a trasformare atteggiamenti e abitudini che generano stress e ansia, rafforzando al contempo la rete di supporto sociale”.
La prof.ssa Fausta Scardigno, presidente del CAP e responsabile della Linea di azione per le attività a favore dei rifugiati, ha dichiarato che “Questa è una prima sperimentazione, che in futuro potrebbe estendersi ad altri soggetti interessati, già attivi nel supporto agli studenti attraverso i servizi universitari”.
Inoltre la prof.ssa Amelia Manuti, membro del Consiglio scientifico del CAP e responsabile della Linea di azione d’Ateneo per lo sviluppo delle persone e del welfare, ha dichiarato che “questo progetto rappresenta un valore aggiunto per la qualificazione del capitale umano dell’Università di Bari. Un’opportunità preziosa per arricchire e valorizzare le competenze socio-relazionali del personale tecnico-amministrativo coinvolto nel CAP, essenziali per comprendere i bisogni degli studenti”.
Pertanto uno strumento per migliorare l’inclusione universitaria, con l’impegno dell’ateneo per il benessere psicologico e l’innovazione dei servizi, affinché gli studenti apprendano come poter affrontare problemi pratici in modo semplice ma efficace, per migliorare l’umore e rafforzare la rete sociale.
Il Progetto MOEBIUS
In una visione integrata di promozione del benessere nel mondo universitario, rammentiamo che lo scorso luglio UniBa si è aggiudicato un progetto da 2.750.000,00 euro per la promozione del benessere psicofisico e il contrasto ai fenomeni di disagio psicologico ed emotivo della popolazione studentesca (PRO-BEN).
Come soggetto capofila del progetto MOvimento, Equilibrio, Benessere In una Università Sostenibile_MOEBIUS, ha ottenuto il finanziamento per un suo progetto volto “a sostenere il benessere psicofisico nella comunità studentesca universitaria, prevenendo e contrastando la messa in atto di comportamenti a rischio, promuovendo stili di vita salutari e sostenibili, attraverso attività di supporto psicologico, artistico-culturali e sportive.”
Il progetto ha una durata pari a 12 mesi, euro 250.000,00 dovranno essere utilizzati come incentivo per le discipline sportive. La Responsabilità scientifica per la progettazione, la realizzazione e la gestione del Progetto è affidata alla prof.ssa Antonietta Curci.
Tra i diversi work packages (WP), di cui la proposta progettuale si compone, vi è la mappatura della domanda di benessere psicofisico e degli stili di vita degli studenti degli Atenei e degli AFAM coinvolti. Quindi, oltre a promuovere stili di vita sani e un equilibrio psicofisico per gli studenti, con effetti virtuosi a livello sociale e territoriale, vi è la formazione di docenti, personale tecnico amministrativo PTA, quindi delle famiglie, al fine di essere in grado di riconoscere e gestire il disagio emergente in studentesse e studenti.
Uniba si è posta quindi un obiettivo ampio per il miglioramento del clima e delle performance accademiche delle comunità.
*https://iris.who.int/