Principale Arte, Cultura & Società Galatina, una lezione che resta: al Teatro Cavallino Bianco

Galatina, una lezione che resta: al Teatro Cavallino Bianco

La sicurezza stradale parla al cuore degli studenti

Galatina,16 APRILE 2025  non è stato un giorno qualunque. Al Teatro Cavallino Bianco, centinaia di studenti si sono ritrovati non per assistere a uno spettacolo, ma per vivere una vera e propria lezione di vita. Una di quelle che non si dimenticano, che vanno dritte al cuore e alla coscienza. Una lezione che non si insegna tra i banchi, ma si incide nella memoria con il peso delle parole, delle esperienze vissute, delle scelte che possono salvare una vita.

A parlare ai ragazzi, prima di tutto, è stato Walter Gabellone, padre che ha perso il figlio in un tragico incidente stradale e che ha trasformato il proprio dolore in impegno. Oggi è presidente dell’Associazione “Alla Conquista della Vita”, che promuove progetti di sensibilizzazione rivolti soprattutto ai giovani. La sua testimonianza ha scosso la platea:
È meglio perdere un secondo nella vita, che perdere la vita in un secondo.”
Una frase semplice, ma potentissima. Un messaggio che ha attraversato il silenzio del teatro, lasciando un segno profondo.

A moderare l’incontro, l’avvocato Vincenzo Renna, con gli interventi istituzionali del sindaco di Galatina Fabio Vergine e dell’assessora Camilla Palombini, delegata ai Servizi Sociali, all’Ambito di Zona e alla Pubblica Istruzione e il Cons. Com.Galatina Andrea Gatto . Tutti uniti nel ribadire che la prevenzione e la consapevolezza devono partire proprio dai più giovani.

Sul palco si sono alternate voci autorevoli, che ogni giorno operano per la sicurezza di tutti:
Antonio De Donno, già procuratore della Repubblica di Brindisi, ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole, della responsabilità individuale e collettiva.
Il Capitano Alessandro Monti, comandante dei Carabinieri di Gallipoli, ha portato esempi reali di cosa significhi affrontare incidenti, giovani vite spezzate, famiglie distrutte in un attimo.
Luigi Tundo, dirigente della Polizia Locale di Galatina, ha spiegato i controlli su strada e l’importanza della prevenzione, oltre che della repressione.

Si è parlato di distrazioni, di telefonini, di velocità, sostanze stupefacenti, alcol, ma anche di bravate sui social che possono trasformarsi in tragedie. Di quei piccoli gesti che sembrano insignificanti, fino a quando non diventano fatali.

“Quando qualcosa non vi torna, scendete da quell’auto. Chiamate casa. Aspettate. Meglio sembrare noiosi che diventare un ricordo.”
Queste parole, pronunciate nel corso dell’incontro, racchiudono lo spirito dell’iniziativa: dare ai ragazzi gli strumenti per dire no, per fermarsi, per scegliere la vita.

L’evento ha avuto anche un’importante parte dimostrativa: all’esterno del teatro, gli studenti hanno potuto osservare e toccare con mano gli strumenti utilizzati per i controlli su strada, dagli etilometri ai test antidroga, guidati da esperti delle forze dell’ordine. Un modo concreto per capire cosa succede davvero quando si guida sotto l’effetto di sostanze, quando si mette a rischio la propria vita e quella degli altri.

 La strada, oggi, è diventata una aula di educazione civica. Un luogo dove si impara il rispetto delle regole, delle persone, del tempo. Perché ogni secondo può fare la differenza. E oggi, grazie a questa iniziativa, è stato piantato un seme prezioso: quello della consapevolezza.

Un seme che crescerà dentro ognuno di quei ragazzi. E che, forse, un giorno, farà la differenza tra la vita e la morte.
Perché la vita è un dono fragile, e ogni scelta, ogni gesto, ogni secondo… conta.

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