Principale Ambiente & Salute Architetture del Novecento, intesa tra Comune di Matera e DO.CO.MO.MO.

Architetture del Novecento, intesa tra Comune di Matera e DO.CO.MO.MO.

Nino Sangerardi

Il Commissario straordinario del Comune di Matera, Raffaele Ruberto, ha approvato il Protocollo di intesa con la Sezione Basilicata e Puglia di DO.CO.MO.MO. Italia ETS sede in via Domenico Ridola Matera presidente pro-tempore Arch. Mauro Saito,  che ha come referente a livello mondiale ” l’ International working party for DOcumentation and COnservation of buildings, sites and neighbourhoods of the MOdern MOvement”.

Oggetto della convenzione : redazione del primo censimento delle Architetture del Novecento, in attuazione della Legge Regione Basilicata n. 23/2010 ” Tutela e valorizzazione dell’Architettura del Novecento in Basilicata”.

Matera nel dopoguerra ha rappresentato un caso emblematico nella storia dell’architettura e dell’urbanistica italiana, diventando laboratorio di sperimentazione per il rapporto tra tradizione e modernità attraverso l’opera di architetti e urbanisti come Ludovico Quaroni, Michele Valori, Luigi Piccinato, Giancarlo De Carlo e altri.

Gli interventi di ricostruzione e sviluppo urbano legati al Piano regolatore Piccinato(1954) e ai nuovi quartieri realizzati con la Legge Speciale per lo sfollamento dei Rioni Sassi(1952) costituiscono esempi significativi di architettura moderna, espressione fondamentale della cultura architettonica italiana e internazionale,.

La ricerca  e catalogazione di tali architetture sono strumenti importanti per la conoscenza e tutela del patrimonio urbano nonchè per lo sviluppo di strategie di conservazione e riuso compatibili con le esigenze della città contemporanea.

Forse è utile rammentare che negli Anni Cinquanta del Novecento Adriano Olivetti, spinto dalle Leggi relative al Piano di Riforma agraria e dalla Legge istitutiva della Cassa per il Mezzogiorno, pratica la sua attività in Basilicata. A cominciare da Matera.

Molti studiosi stranieri, in primis americani tra cui George Peck e Frederic Friedmann, arrivano in territorio lucano per analizzare contesti socioculturali significativi, tramite la Commissione per lo studio della città e dell’agro materano. Il primo approccio di Friedmann con il mondo contadino avviene grazie a Carlo Levi e l’Unla(unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo).

Qui emerge la vigile e costruttiva presenza dell’ing. Adriano Olivetti : egli nell’affidare a Friedmann l’indagine sulla comunità materana ha in mente di sperimentare, in quel particolare ambiente sociale e economico e urbanistico , la sua politica di Piano, in funzione del programma di decentramento aziendale in regioni depresse come  la Lucania.

La pianificazione territoriale pro Matera è una delle più qualificanti e originali intraprese olivettiane nel  Meridione d’Italia.

DO.CO.MO.MO. ha come obiettivo la documentazione e conservazione e valorizzazione degli edifici e dei complessi urbani del Novecento. Tra gli eventi ideati e organizzatati ultimamente in luoghi lucani e pugliesi dalla Sezione Basilicata e Puglia c’è stata la rilevante manifestazione sull’Architettura del Novecento e la messa in opera del Catalogo “ 9×100=’900. 9 Itinerari per 100 architetture del ‘900”,  relativo alla Mostra itinerante su 100 Architetture del Moderno in Basilicata e Puglia vincitore del Premio internazionale Bruno Zevi inerente il Premio INARCHITETTURA Basilicata 2023.

L’Università degli Studi della Basilicata, dipartimento per innovazione umanistica scientifica e sociale, eseguirà funzioni di coordinamento e supervisione scientifica a supporto della redazione del  “primo censimento dell’Architettura Materana del Novecento”.

DO.CO.MO.MO. s’impegna a redigere, tra l’altro, un primo inventario rigoroso e sistematico delle Architetture del Novecento presenti sulle terre materane, con particolare attenzione  ai quartieri di edilizia pubblica e degli edifici di rilievo progettati da architetti di fama nazionale e internazionale; promuovere la diffusione della conoscenza dell’Architettura del ‘900 in modo da aumentare  la consapevolezza e partecipazione dei soggetti attori  e dei cittadini sui temi della qualità dell’ambiente urbano  e socio-culturale..

Durata dell’Accordo? Tre anni a partire dalla data di sottoscrizione.

Per le risorse umane e strumentali necessarie allo svolgimento dalle mansioni previste nell’intesa, DO.CO.MO.MO. Sezione Basilicata e Puglia Italia ETS non riceverà alcun corrispettivo.

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