
Mariantonietta Scalera, orgogliosa di farsi riconoscere come “pastora” della Murgia, si è appiccicata addosso un marchio distintivo della sua personalità; è figlia d’arte, del noto imprenditore Vito con una azienda avviata nel settore agro-zootecnico nonché già presidente della C.I.A./Confederazione Italiana Agricoltori.
HIGHLANDER – La nostra intrepida “murgiana”, dallo scrivente battezzata “Highlander” con il corrispondente sinonimo in inglese preso in prestito dalle colline scozzesi e irlandesi, si è fatta apprezzare e stimare da tanti amici ed estimatori per il suo carattere; pronta al dialogo e ad interfacciarsi con i tanti curiosi per la sua dolcezza d’animo e l’amore che nutre per gli animali.
Questo suo affetto profondo per la natura le è penetrato fin nelle viscere da quando è stata concepita, perché ha respirato in grembo alla mamma l’aria delle stalle, del fieno, del latte, dei prodotti caseari e soprattutto gli odori inebrianti dei prati murgiani che cambiano colore ad ogni stagione.
Diplomata presso l’Istituto tecnico agrario di Matera, sin da piccola aveva deciso di seguire le orme del papà; maggiore di 4 figli, è seguita a ruota da Raffaele (31), Alfonso (25) ed Enza (21) che sono impegnati in altre attività.
Lei ha abbracciato senza esitazione questo lavoro, duro, fatto di sacrifici: alzarsi presto al mattino per la mungitura degli animali, portare al pascolo le pecore e le capre. Tutto scandito da orari precisi. Le vacche sono animali più stazionari, preferiscono stare nel recinto, l’importante è accudirli con foraggio fresco.
La solitudine al pascolo non le pesa; anzi la compagnia degli animali e dei suoi cani, per la maggior parte bastardelli, giunti in fattoria da soli dove hanno trovato ospitalità, una famiglia, il calore umano, sono diventati i suoi fedelissimi. Un maremmano bianco (Golia), di grossa taglia, è il suo angelo custode. Darebbe la vita per la sua padrona. In un foto scattata sui pascoli dell’Alta Murgia sotto un cielo dalle nubi minacciose, il suo fedelissimo mostra il profondo affetto che lo lega.
Tutti i cani della fattoria darebbero la vita per questa giovane “Highlander” che sfida la Murgia in solitaria portando al pascolo circa 90 pecore e 70 capre; i venti gelidi e sferzanti di tramontana, le giornate torride d’estate che le bruciano le guance, rafforzano il suo essere in questa terra aspra e selvaggia.
Crescendo si è affiancata al papà assumendosi le sue responsabilità nella conduzione dell’azienda di famiglia. Sempre interessata all’innovazione, senza distaccarsi dalla sua realtà, ha avuto la possibilità di fare esperienze all’estero.
IN OLANDA – Prima ancora del covid, a 29 anni, grazie agli amici dell’Associazione “Link” che ha rapporti internazionali con giovani di ogni parte del mondo, ha avuto la possibilità di fare un’esperienza della durata di oltre un anno presso un’azienda zootecnica olandese, i cui proprietari sono genitori di 4 figli. Per struttura e dimensioni è quasi una fotocopia della sua famiglia.
Da buona meridionale ha fatto sentire il suo calore umano all’interno di questa famiglia che vive nel piccolo villaggio rurale di Ommen vicino alla grande città di Zwolle. Ha fatto conoscere la cucina di Altamura ed alcune ricette tradizionali come la focaccia e i panzerotti.
Si è presto ambientata collaborando nell’attività aziendale per conoscere e approfondire le tecniche di allevamento utilizzate in Olanda. Lingua di comunicazione in questa famiglia: l’inglese. Perciò ha dovuto rispolverare le nozioni scolastiche mettendole in pratica; ed ecco che il suo “global English” oggi le ritorna utile quando occasionalmente si presentano dei clienti stranieri nella sua azienda.
Non sono mancati contatti con ragazzi di altre nazionalità legati all’Associazione “Link” presenti nel circondario di Zwolle, la cui comunità straniera molto folta ed eterogenea (italiani, estoni, ucraini, francesi e tanti altri) le hanno consentito di estendere le amicizie verso nuovi mondi, di cui conserva ottimi ricordi. Con alcuni di loro continua ancora oggi a mantenere legami solidi.
L’AZIENDA DI FAMIGLIA SULL’ALTA MURGIA – Attualmente l’azienda di famiglia è continuamente frequentata da “Camminatori del Materano” che lasciano le loro auto in parcheggio e poi si inoltrano lungo i tratturi della Murgia. In occasione della stagione della tosatura delle pecore, l’azienda ospita numerose famiglie con bambini con cui si crea un clima di festa.
L’intera tenuta si estende su una superficie di 15 ettari; grazie all’allevamento degli animali, tra ovini e caprini, papà Vito, mastro casaro, riesce ad ottenere un’ottima produzione di latte che trasforma in latticini e formaggi.
Giovanni Mercadante, autore