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Giubileo degli Operatori dell’Emergenza e Urgenza: a Galatina un abbraccio tra fede, servizio e memoria

Onori e benedizione agli operatori dell’emergenza, custodi della vita.

Galatina-Un momento di grazia e riconoscenza ha attraversato le strade di Galatina l’11 aprile 2025, in occasione del Giubileo degli Operatori dell’Emergenza e Urgenza, organizzato dall’Ufficio per la Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi di Otranto. Nella splendida cornice della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, autorità civili, religiose e centinaia di operatori del soccorso si sono ritrovati per un evento che ha celebrato la fede, il sacrificio e l’impegno quotidiano di coloro che, con dedizione, sono pronti ad intervenire nei momenti più critici.

La giornata è iniziata alle 16.30 con l’accoglienza ufficiale in piazzetta Orsini, dove sono giunti gli automezzi, le ambulanze e i volontari provenienti dai vari comuni della provincia di Lecce, accompagnati dalle autorità locali. Tra di esse, hanno partecipato anche  alcuni sindaci comuni limitrofi e della provincia di lecce, a testimonianza del forte impegno delle istituzioni a supporto del lavoro degli operatori dell’emergenza. Il sindaco di Galatina, che ha preso parte alla cerimonia, ha sottolineato l’importanza della solidarietà e della rete di supporto tra i diversi enti e realtà locali, esprimendo gratitudine verso tutti coloro che, quotidianamente, operano sul campo. “Un dovere morale e civico – ha dichiarato il sindaco – stare vicino a chi, con coraggio e competenza,                                                                   ci salva ogni giorno”.

Alle 17.00, la Liturgia della Parola è stata presieduta da Mons. Francesco Neri, Arcivescovo di Otranto, che ha guidato i presenti in un momento di riflessione e preghiera. Le sue parole hanno richiamato l’importanza del servizio e del sacrificio, esortando i soccorritori a continuare con coraggio e umanità la loro missione di protezione e cura. “Voi siete le mani che sollevano e il cuore che dona speranza,” ha detto Mons. Neri, riferendosi al sacrificio quotidiano di chi è impegnato nelle emergenze. Uno dei momenti più intensi della giornata è stato senza dubbio la benedizione degli apparati di soccorso e degli operatori, che ha simbolicamente unito la competenza professionale all’interiorità spirituale. È stato un momento di grande commozione, durante il quale sono stati ricordati gli agenti e i soccorritori deceduti durante il loro servizio, il cui sacrificio ha lasciato un segno indelebile nelle comunità che hanno avuto il privilegio di essere assistite da loro. La benedizione è stata un atto di speranza e di conforto, un gesto che ha rinnovato la determinazione degli operatori a continuare il loro operato con fede e dedizione. “Ogni soccorso è una benedizione, ogni vita     salvata è un miracolo”, ha aggiunto con voce rotta il presidente di una delle associazioni di volontariato locali. Subito dopo, alle 17.20, tutti i partecipanti hanno attraversato la Porta giubilare, un simbolo di accoglienza e di rinnovamento spirituale, che ha segnato l’ingresso nella Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, dove il giubileo ha raggiunto il suo culmine. La celebrazione liturgica, infatti, si è conclusa con un altro gesto di gratitudine: la consegna di un ricordo giubilare a tutti gli operatori e alle autorità presenti. Il ricordo, semplice ma significativo, è stato simbolo di vicinanza e di apprezzamento da parte della Chiesa e della comunità, un piccolo omaggio per chi ogni giorno si spende al servizio degli altri. In un tempo in cui le emergenze sono sempre più frequenti e il bisogno di solidarietà è più forte che mai, questa giornata ha voluto celebrare con forza il valore dell’impegno e del sacrificio. Un’iniziativa che ha rinsaldato i legami tra istituzioni, volontariato e comunità, testimoniando che la cura dell’altro è il volto più autentico del Vangelo vissuto. In un periodo storico in cui l’emergenza sociale, sanitaria e ambientale è all’ordine del giorno, l’importanza del lavoro di chi interviene nei momenti di difficoltà è sempre più centrale. L’evento ha rappresentato anche un’occasione per riflettere sul ruolo delle autorità locali e della comunità nel sostenere e valorizzare il lavoro degli operatori del soccorso. La partecipazione dei sindaci e delle autorità locali ha dimostrato la forte collaborazione tra istituzioni e cittadini, uniti nella causa comune di protezione e cura. Il sindaco di Galatina, insieme ai colleghi della provincia di Lecce, ha posto l’accento sull’importanza di un’azione collettiva, dichiarando: “Oggi siamo qui per unire le forze, non solo per celebrare il passato, ma per continuare a costruire un futuro di solidarietà e supporto. Galatina, con il suo anno giubiliare dedicato ai volontari dell’emergenza, ha voluto essere la culla di un evento che ha reso omaggio al sacrificio, alla professionalità e alla passione degli operatori del soccorso.” Concludendo la giornata, si è rinnovata la speranza che anche nei momenti di difficoltà e dolore, la solidarietà e l’umanità possano rappresentare il faro di luce che guida verso un futuro più giusto e sereno.

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