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Futura. La Puglia per la parità

La Puglia è attiva per la parità con l’avviso Futura di cui sono stati prorogati i termini di scadenza.

L’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne afferma che è “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. 

La lotta ad ogni forma di violenza e alle discriminazioni, che riguardano un ampio numero di individui in base al sesso di appartenenza, ha tre obiettivi: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime. Con l’introduzione nel 2009 del reato di atti persecutoristalking, si è voluto proteggere le vittime da ogni atteggiamento violento e persecutorio che le costringe a cambiare la propria condotta di vita. Pensiamo anche a quante volte negli ambienti lavorativi, più o meno silenziosamente, molto spesso sono le donne a dover chiedere il trasferimento per non denunciare gli atti persecutori, denigrativi del collega “macho” di turno.

Sono vere e proprie forme di violenza e non solo puerili o goliardiche affermazioni della superiorità mascolina, che mirano a svilire e sminuire il ruolo e la professionalità delle colleghe donne: lì dove il “macho” teme la rivalità del genere femminile la sopprime con armi non professionali. Le conseguenze sono psicologiche in termini di stress, ansia, perdita di fiducia, professionali in termini di limitazioni di carriera, perdita di opportunità a causa di perpetuazione di stereotipi e disuguaglianze strutturali.

Il tutto generato dalla nostra cultura patriarcale che permea la società civile prevalendo ancora oggi. Situazioni estreme vedono purtroppo altre donne vittime di femminicidi nonostante l’inasprimento delle leggi per rafforzare anche la tutela giudiziaria e il sostegno alle vittime.

Inoltre, nonostante il divieto di discriminazione salariale, è innegabile l’esistenza di un notevole gender pay gap in Italia e anche all’interno dell’Unione Europea. Rammentiamo che la parità di genere è tra i principi fondamentali della vita democratica, non solo a livello nazionale ma anche europeo.

La parità è tra gli obiettivi trasversali di tutte le missioni del PNRR che mirano alla promozione dell’empowerment femminile e al contrasto delle discriminazioni di genere.

Nell’ambito di un territorio, lì dove emergono maggiormente i bisogni e le esigenze, le prefetture promuovono iniziative di informazione e sensibilizzazione per combattere la violenza di genere alle radici: incontri informativi nelle scuole, corsi di formazione per gli operatori delle strutture sociosanitarie, al fine di migliorare la prima accoglienza, quindi accordi di collaborazione con gli enti locali e le associazioni, anche di volontariato, per rafforzare l’accoglienza e il sostegno alle vittime, task force e gruppi di lavoro per pianificare iniziative e per divulgare le best practice.

In Puglia, vista la grande attenzione data al tema, anche da parte degli operatori culturali del territorio, il governo regionale ha ritenuto di dar seguito all’Avviso “Futura. La Puglia per la parità” – con la terza edizione anno 2025.

L’Avviso consente la concessione di contributi finanziari per la realizzazione di progetti culturali che diffondano la comprensione dell’incidenza della disparità di genere a livello locale e delle sue conseguenze, per arrivare ad una maggiore consapevolezza sociale del fenomeno, con l’obiettivo di superare gli stereotipi ancora così radicati nella persistente cultura patriarcale. Le iniziative proposte per l’ottenimento del contributo devono avere come obiettivo quello di sensibilizzare la comunità all’uguaglianza di genere e indurre alla riflessione sul rispetto delle differenze.

L’Avviso già pubblicato a febbraio prevede come beneficiari soggetti giuridici privati, composti in prevalenza da donne, che abbiano sede legale e operativa in Puglia, ogni soggetto può candidare un’unica iniziativa, che potrà ottenere un finanziamento con un contributo massimo di 3.000 euro. Le attività devono svolgersi sul territorio pugliese da giugno a dicembre 2025. I contributi verranno assegnati ed erogati fino ad esaurimento delle risorse finanziarie complessive pari a 300.000 euro.

Responsabile unico del procedimento è la dirigente della Sezione Coordinamento politiche di genere e supporto alle azioni di tutela dei diritti della persona, di conciliazione e di parità, la dott.ssa Tiziana Di Cosmo.

La prima pubblicazione dell’avviso con la Determinazione dirigenziale n. 1 del 24 febbraio 2025, della “Sezione Coordinamento politiche di genere e supporto alle azioni di tutela dei diritti della persona, di conciliazione e di parità”, prevedeva come termine di scadenza per la presentazione dell’istanza il 4 aprile 2025. Ma il Consiglio regionale ha ritenuto opportuno favorire una maggiore partecipazione, a fronte delle richieste pervenute, prorogando il termine di scadenza fino alle ore 23:59:59 del giorno 22 aprile 2025, confermando sul BURP di Aprile, in ogni altra parte, il testo dell’Avviso approvato in precedenza.

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