Principale Cronaca Bye Bye Melucci

Bye Bye Melucci

Melucci Story

Fra i problemi che opprimono la città di Taranto, l’ultimo, ma non per importanza, troviamo la sfiducia al Sindaco, Rinaldo Melucci, datata 21 febbraio 2025 e di conseguenza lo scioglimento del consiglio comunale. Melucci è riuscito in una impresa titanica, farsi sfiduciare per ben due volte, nel 2021 e nel 2025, in mezzo ci sono state le votazioni del 2022, per lui ultime, perché secondo la legge quadro nazionale, non potrà più candidarsi.

Contestualmente è decaduto anche come Presidente della Provincia, avendo perso lo status di sindaco, un brutto periodo per il Signor Melucci, bisogna riconoscerlo. La storia personale di Rinaldo Melucci, proveniente da una famiglia di Imprenditori Portuali tarantini, con il ruolo di Presidente della Jonian Shipping Consortium, si antepone alla sua entrata in politica che comincia con le votazioni amministrative del 2017, vinte al ballottaggio con il 50,91% contro il candidato di centro destra, Stefania Baldassarri, Direttrice della casa Circondariale di Taranto.

Si dimetterà il 1 novembre 2018, perché non supportato alle elezioni, come presidente della Provincia di Taranto, salvo ritirarle il 20 novembre, dopo aver ricompattato la maggioranza. Ottiene, almeno, la designazione ad ospitare i giochi del Mediterraneo del 2026.

Il 16 novembre 2021, 17 consiglieri comunali presentano le dimissioni provocando lo scioglimento del consiglio comunale.  Dopo la caduta dell’amministrazione del sindaco Rinaldo Melucci, avvenuta nel 2022, Taranto ha vissuto un periodo di transizione politica significativo. Melucci, esponente del Partito Democratico, aveva governato la città dal 2017, ma la sua amministrazione è stata segnata da controversie e sfide, in particolare riguardo alla gestione della crisi ambientale e industriale legata all’ex Ilva.

Dopo la sua caduta, si è aperto un dibattito acceso su chi dovesse guidare la città verso un nuovo corso. Le elezioni comunali successive hanno visto un’ampia partecipazione di candidati, con diverse forze politiche che hanno cercato di presentare proposte alternative per affrontare le problematiche storiche di Taranto, come la disoccupazione, la salute pubblica e la sostenibilità ambientale.

Il centrodestra ha cercato di capitalizzare il malcontento verso l’amministrazione Melucci, proponendo un programma incentrato su sviluppo economico e sicurezza. Dall’altra parte, il centrosinistra ha dovuto rinnovare la propria proposta politica, cercando di recuperare la fiducia degli elettori attraverso un approccio più attento alle esigenze della comunità e alla questione ambientale.

In questo contesto, si sta assistendo anche a un aumento dell’attivismo civico e della partecipazione dei cittadini, con movimenti e associazioni che hanno preso un ruolo attivo nel dibattito pubblico, chiedendo maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle istituzioni.

L’evoluzione politica di Taranto, quindi, è caratterizzata da una ricerca di stabilità e innovazione, con l’obiettivo di affrontare le sfide storiche della città e costruire un futuro più sostenibile e inclusivo. Lo scenario politico a Taranto si presenta complesso e dinamico, con diverse forze politiche che cercano di affermarsi in un contesto caratterizzato da sfide economiche, sociali e ambientali.

L’amministrazione del sindaco Rinaldo Melucci a Taranto, che ha governato dal 2017 fino alla sua caduta nel 2022, ha affrontato diverse sfide e ha avviato vari progetti, molti dei quali sono rimasti incompiuti o non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Ecco alcuni dei principali progetti che sono stati considerati incompiuti o problematici:

1. Piano di Risanamento Ambientale: Uno dei temi centrali

dell’amministrazione Melucci è stato il risanamento ambientale, in particolare in relazione all’ex Ilva. Tuttavia, molti cittadini e attivisti hanno ritenuto che le misure adottate non fossero sufficienti per affrontare le gravi problematiche di inquinamento e salute pubblica.

2.Il piano di bonifica e riqualificazione dell’area circostante l’impianto siderurgico ha subito ritardi e critiche.

3. Riqualificazione Urbana: Melucci aveva avviato diversi progetti di riqualificazione urbana, ma molti di essi non sono stati completati. Ad esempio, la valorizzazione del centro storico e delle aree degradate ha visto progressi limitati, con molte promesse rimaste tali.

4. Sviluppo Economico e Occupazione: L’amministrazione ha cercato di attrarre investimenti e promuovere lo sviluppo economico, ma i risultati sono stati deludenti. La creazione di nuovi posti di lavoro e il supporto alle piccole e medie imprese non hanno raggiunto gli obiettivi sperati, lasciando molti cittadini insoddisfatti.

5. Progetti di Mobilità Sostenibile: Melucci aveva annunciato iniziative per migliorare la mobilità sostenibile in città, come il potenziamento del trasporto pubblico con la creazione della rete BRT ( Bus Rapid Transit ) e la creazione di piste ciclabili. Tuttavia, molti di questi progetti sono rimasti in fase di pianificazione o sono stati realizzati solo parzialmente.

6. Cultura e Turismo: Nonostante le promesse di valorizzare il patrimonio culturale e turistico di Taranto, i progetti in questo ambito hanno faticato a decollare. Eventi e iniziative per attrarre turisti non hanno avuto il successo sperato, e la città continua a lottare per migliorare la propria immagine.

Questi progetti incompiuti hanno contribuito al malcontento tra i cittadini e hanno influenzato il dibattito politico locale, portando a una richiesta di cambiamento e di nuove soluzioni per affrontare le sfide storiche di Taranto. Il piano di raccolta rifiuti con il sistema di raccolta e trasporto pneumatico a Taranto, è stato un progetto ambizioso, sul modello che da anni opera a New York, il Metro Taifun, che mirava a modernizzare la gestione dei rifiuti nella città, riducendo l’impatto ambientale e migliorando l’efficienza del servizio. Tuttavia, il progetto ha incontrato diverse difficoltà e ritardi.

Inizialmente, il sistema di raccolta pneumatico era previsto per alcune aree specifiche della città, con l’obiettivo di facilitare la raccolta dei rifiuti e ridurre il traffico di camion per la raccolta. Tuttavia, nel corso degli anni, il progetto ha subito rallentamenti a causa di questioni burocratiche, finanziarie e tecniche.

Le difficoltà nel reperire i fondi necessari e le complessità legate all’implementazione di un sistema così innovativo in un contesto urbano come quello di Taranto hanno contribuito a far slittare i tempi di realizzazione. Inoltre, la gestione dei rifiuti è stata ulteriormente complicata da problematiche legate alla salute pubblica e all’inquinamento, che hanno richiesto un’attenzione prioritaria da parte dell’amministrazione.

Attualmente, il futuro del piano di raccolta pneumatico a Taranto rimane incerto. Nonostante ci siano stati annunci e discussioni su possibili riprese del progetto, non ci sono state comunicazioni ufficiali chiare riguardo a una data di avvio o a un piano concreto per la sua realizzazione. La situazione è monitorata da cittadini e attivisti, che continuano a chiedere soluzioni efficaci per la gestione dei rifiuti nella città.

Dopo la caduta dell’amministrazione del sindaco Rinaldo Melucci nel 2022 Taranto ha vissuto un periodo di transizione politica che ha portato a

nuove elezioni comunali. Le elezioni si sono svolte nel 2022 e hanno visto una competizione intensa tra diverse forze politiche. Alle elezioni del 17 giugno 2022, Melucci supera il 50% con 49,807 voti, riportando il 60,6% di preferenze, contro il candidato di centro destra, Walter Musillo che ottiene 24.514 voti.

In sintesi, le elezioni comunali del 2022 a Taranto hanno rappresentato un momento cruciale per la città, con un’ampia partecipazione politica e un forte desiderio di cambiamento da parte della popolazione. Nelle elezioni amministrative del 2022 a Taranto, il sindaco eletto è stato Rinaldo Melucci, che ha riconquistato la carica dopo la sua precedente amministrazione.

Melucci, sostenuto dal Partito Democratico e da una coalizione di centrosinistra, ha ottenuto un buon consenso tra gli elettori, e viene eletto con il 60,6% di preferenze, nonostante le sfide e le critiche ricevute durante il suo primo mandato. Nell’ottobre 2023, Melucci lascia il Pd e aderisce a Italia Viva, poco dopo azzera la giunta e si autosospende da Italia Viva, il partito di Renzi.

Il 9 gennaio 2024, vara la nuova giunta. È il terzo azzeramento del suo secondo mandato, nel primo aveva azzerato la giunta per sei volte più i C.d.A delle municipalizzate. Il 19 febbraio 2024, un consigliere, nonostante avesse assicurato che avrebbe firmato la mozione di sfiducia al Sindaco Melucci, non si presenta.

Il golpe non riesce, tutto resta come prima, solo qualche ruolo viene cambiato in corso d’opera. Il 21 febbraio 2025, 17 consiglieri comunali rassegnano le dimissioni determinando lo scioglimento del Consiglio Comunale, viene da pensare che febbraio non è un mese particolarmente favorevole a Melucci, visti i risultati del 19 febbraio 2024 e del 21 febbraio 2025 che lo hanno visto sfiduciato dai suoi consiglieri.

Anche questa volta una gran quantità di problemi restano insoluti: la cessione dell’ex Ilva, l’impianto Green che dovrebbe avviare la decarbonizzazione, il porto, l’eolico offshore, la Just Transition  Fund, i Giochi del Mediterraneo 2016, sono l’eredità che toccherà al nuovo Sindaco ed ai consiglieri che saranno eletti fra 66 giorni, ma l’eredità sarà più corposa, una grande massa di denaro pioverà su Taranto, circa 800 milioni per la transizione e la riconversione, i giochi del Mediterraneo con più di 300 milioni, già stanziati dal Governo, 275 milioni per l’impiantistica sportiva.

Ma chi sono gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino, queste sono le voci raccolte sulla piazza: coalizione Progressista Piero Bitetti; centro destra, al momento, Massimiliano Di Cuia; M5Stelle che non appoggia Bitetti vorrebbe un civico e pensa al Dottor Cosimo Nume; FdI  Gianluca Mongelli, coordinatore cittadino o Luca Lazzaro Presidente di Confagricoltura;

“ Adesso” Mirko Di Bello nipote dell’ex Sindaco Rossana Di Bello; AT6 Mario Cito, figlio di Giancarlo Cito, ex Sindaco di Taranto negli anni 90;  “ L’altra Taranto “ con Antonello De Gennaro direttore del Corriere del Giorno 1947. Ma la vera outsider è Anna Luce D’Amico candidata virtuale, creata con l’intelligenza artificiale da un gruppo di professionisti tarantini della comunicazione, in previsione delle elezioni comunali. Il suo spot “ Un Sindaco vero. Per Taranto “

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