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Taranto, Sinistra senza coraggio, Destra a Roma

Qui iniziamo a seguire, come redazione di Taranto, le vicende che riguardano le imminenti elezioni amministrative dopo la caduta del sindaco Melucci.

La notizia di queste ore è la nomina del candidato del Centro Sinistra, Piero Bitetti.

Il PD aveva proposto Mattia Giorno, un giovane che abbiamo conosciuto in un evento, ma la coalizione del centro-sinistra scende su Piero Bitetti, del movimento Con, un politico di lungo corso amministrativo che risale alle giunte Stefáno, con i suoi alti e bassi, fino ad un’esperienza dal 1996 al 2000 in una partecipata quando era sindaco Giancarlo Cito. La vecchia politica.

Mattia Giorno che è stato assessore della prima fase del governo Melucci e poi si è defilato visto i cambiamenti del sindaco, legandosi di più al ruolo di consigliere del presidente regionale Emiliano per il coordinamento e monitoraggio delle attività connesse ai piani regionali, nazionali ed europei.

Al Centro Sinistra forse occorreva un po’ di coraggio per innovare, già di per sé la freschezza giovanile ė portatrice di novità anche se l’esperienza non ė da trascurare.

Il Centro Destra non ha ancora un nome e sono oggi a Roma da Fratelli d’Italia per definire il recinto che, stante alle notizie di stampa, potrebbe allargarsi a liste di centro.

Qui abbiamo una lista che si chiama proprio “io c’entro” un calderone che raccoglie tutti i trombati dell’ultima giunta Melucci, a partire dai presidenti delle municipalizzate, tra cui Giampiero Mancarelli che del PD è stato segretario provinciale e dai membri dell’ultima maggioranza con l’ex vice sindaco Gianni Azzaro che era capogruppo del PD.

Appoggerebbero una giunta di centro destra? O presentano un candidato sindaco? Un fatto che induce a pensare che il ‘posto’ in politica é diventato succedaneo alla coerenza di una vita.

Un altro candidato sindaco intanto è Mirko Di Bello nipote dell’ex Sindaco di Forza Italia Rossana di Bello, ma pur essendo passato in una esperienza giovanile nel partito di Berlusconi si propone in una coalizione di sei liste che si chiama “Adesso”.

Si defiscono trasversali per richiamare i temi ambientali, i gruppi che chiedono inversioni totali, come Vincenzo Fornaro, ex allevatore che nel 2017 era candidato sindaco per gli ambientalisti. In aggiornamento.

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