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Augusto Orrel racconta Menotti Lerro e la sua sfida ai generi letterari (video)

Ospitiamo oggi Augusto Orrel che ha voluto dire alcune cose sulla mia produzione letteraria… e di questo lo ringrazio molto.

Scrive Augusto Orrel:

Quando penso a Menotti Lerro mi sembra di conoscerlo da sempre anche se siamo in realtà profondamente diversi. Lui volle scrivere di me nel lontano 2007 con la pubblicazione della mia vicenda personale dal titolo Augusto Orrel: memorie d’orrore e poesia (Joker edizioni), e per questo gli sono grato. Molte cose sono da allora cambiate, ma credo che la seconda parte della mia vita non finirò per affidargliela: dico solo che sono stati anni per molti aspetti esaltanti, ma che hanno conosciuto anche profonde cadute che nemmeno voglio ripercorrere.

Di Lerro, invece, dico che la poesia è stata sempre la sua ragione di vita, qualcosa di interessantissimo per lui, capace di distoglierlo dalla noia e dalla banalità dei giorni (così, almeno credo, ampia parte del tempo sia apparso ai suoi occhi: ora tristi, ora gioiosi, ora esilarati).

A febbraio ha compiuto 45 anni: duri, aspri, vissuti, scritti sulla carta, sulla tela, sul pentagramma. Poco si è fatto mancare nella sua utopica sfida ai generi letterari e agli studi impossibili: partito da un piccolo paesino dell’entroterra cilentano, Omignano, in Campania, ha girato, tra studio e insegnamento, per 10 Università, tra cui 4 nel Regno Unito. Credo che questo lo gratifichi molto, anche considerando che ha studiato con grande sacrificio, grazie a borse di studio e lavoretti secondari.

Il suo mondo interiore e quello che osserva o immagina è racchiuso in circa 40 volumi letterari e nel frattempo ha dato origine al Movimento Empatico, alla Piramide Culturale del Cilento (epicentro dello stesso Movimento con 25 nuovi borghi culturali, tra cui il “Paese della Poesia” e il “Paese degli Aforismi” da lui ideati) che hanno così mutato la loro natura da territori storicamente rurali a territori di alta cultura.

Ha dato, inoltre, vita al Premio Internazionale Cilento Poesia attribuito ai maggiori interpreti del verso e delle Arti tutte, fino al Premio Nobel Jon Fosse nel 2024.

Insomma, Menotti non si è fatto mancare niente fino a oggi e vedremo cosa gli riserverà il futuro con le sue luci promettenti e le sue ombre sempre in agguato…

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(Milano, 2016, Galleria MaMo: Menotti Lerro incontra Augusto Orrel)

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