
Ha partecipato anche quando era la leader di un partito che raccoglieva il 4% dei voti.
Nel 2022 – la foto è di questo intervento in presenza – aveva difeso il popolo ucraino.
Aveva attaccato Biden dicendo che con la ingloriosa ritirata dall’Afghanistan aveva contribuito a fornire una immagine dell’Occidente in ritirata.
” Nessuno mi toglie l’idea – disse – che se non ci fossimo ritirati in quel modo forse l’Ucraina non sarebbe stata aggredita”.
Anche adesso non si è ritirata. Non si è ritirata nonostante il passo indietro di Barella che dopo il discorso di Bannon – e soprattutto dopo il saluto romano – ha deciso di non intervenire.
Invece Giorgia Meloni non si è ritirata e ha difeso le sue idee. Quella di continuare a difendere l’Ucraina e quella di continuare a sostenere l’alleanza atlantica
Sui dazi ha detto che queste controversie interne vanno superate e non devono minare l’amicizia fra Europa e Stati Uniti.
Insomma continua la sua linea di non rincorrere – come sta facendo la sinistra – le allarmanti dichiarazioni di Trump o di Elon Musk, che quasi sempre il giorno dopo vengono smentite.
Ha confermato dunque la sua posizione tenuta al summit di Parigi dove ha glissato sulla proposta di inviare truppe in Ucraina, spiegando di voler seguire in questo conflitto la strategia americana.
Qual è la strategia americana? Come in tutte le trattative ci sono aspetti che vengono rivelati e altri che non conosciamo.
Putin sembra disposto a trattare. Ci sono stati dei colloqui a Riad fra funzionari americani e russi.
A Zelenski per il momento è stato proposto un accordo commerciale. Lo sfruttamento congiunto di terre rare presenti in Ucraina, accordo che per gli americani potrebbe valere 500 miliardi.
Per gli Stati Uniti vale molto di più. Perché probabilmente minano a togliere ai cinesi la leadership sulla estrazione di terre rare, vitali per la transizione ecologica. Due piccioni con una fava. Zelenski sa che il suo paese non ha la tecnologia per estrarle e quindi è interessato. Ma evidentemente vuole una contropartita che sino ad oggi non è arrivata.
E nelle trattative non contano le frasi che possono sembrare offese, ma conta esserci e portarle a termine.
E lo stesso vale per le Convention. Conta esserci.
Attilio Runello