
Il mondo del pallone è pieno di curiosità che hanno scritto la sua storia, cromature che hanno raccontato e colorato le imprese più importanti, ma nelle scommesse sportive vinte restano nel cuore dei tifosi soprattutto i calciatori che vanno spesso in gol e l’esultanza è il simbolo della gioia più assoluta. Ecco quali sono le esultanze più belle che abbiamo visto negli ultimi anni.
Tutto Totti: oltre il “ciuccio”
Il Pupone ci ha abituati a tutto, il selfie sotto la curva della Roma, oppure quando è andato dietro la telecamera a fare il cameraman. Il “ciuccio” è il suo marchio di fabbrica, ma in realtà il gesto è quello di mangiarsi le unghie, per prendere in giro la sua ex moglie Ilary.
Messi indica il cielo
Che si tratti di campionato, Champions o Mondiale, Lionel Messi esulta sempre allo stesso modo dopo un gol: indicando il cielo per ringraziare Dio e chi gli ha cambiato la vita.
L’aeroplano di Montella
Ecco un’altra esultanza che ha caratterizzato gli anni ‘90 e i primi anni 2000: l’aeroplanino di Montella. Ogni volta che segnava, Vincenzino spiccava il volo e lo ricordano soprattutto i tifosi della Roma nella stagione del loro ultimo scudetto vinto.
Batigol e la sua mitragliatrice
Gabriel Batistuta è stato un vero idolo, quando segnava non risparmiava nessuno dalla sua mitragliatrice, in fondo, segnava reti a raffica.
Il triplo – quadruplo salto mortale di Oba Martins
Tra le esultanze più belle ci sono sicuramente quelle di Martins all’inter, con il suo triplo – quadruplo (e verso l’infinito) salto mortale, ma a volte era davvero difficile contare tutte le capriole.
Il SIUUU di CR7
Ecco un altro marchio di fabbrica degli ultimi 20 anni, il famoso salto coordinato dal SIUUU di Cristiano Ronaldo, esultanza conosciuta ormai in tutto il mondo, per il calciatore che ha segnato oltre 900 gol e punta a sfondare quota 1000.
Moriero lustra le scarpe al Fenomeno
Quando Ronaldo Il Fenomeno giocava nell’Inter, Moriero inventò questa esultanza, con la quale lustrava le scarpe del Fenomeno dopo che andava in rete.
Mbappe a braccia incrociate
L’esultanza di Mbappé è semplice e iconica, resta immobile a braccia incrociate: niente di più semplice per festeggiare un gol.
Florenzi abbraccia la nonna
Iconica è diventata l’esultanza di Florenzi, che ai tempi della Roma segnò un gol e andò in tribuna ad abbracciare la nonna: una delle esultanze più belle e romantiche della storia del calcio.
Lukaku: saluto militare e gesto del silenzio
In Serie A siamo abituati all’esultanza di Big Rom, che quando segna zittisce tutti e non si dimentica di fare il saluto militare ai suoi superiori: i tifosi.
La linguaccia di Del Piero come Einstein
Un genio come Del Piero con le sue imprese balistiche al limite delle leggi della fisica, non poteva che emulare uno dei più grandi geni del ‘900: Albert Einstein. In realtà, la famosa linguaccia di Del Piero quando esultava dopo un gol, pare sia ispirata a Michael Jordan, ma poco importa: la linguaccia più bella è stata sicuramente quella contro la Germania in semifinale di Coppa del Mondo 2006.
Il Gallo Belotti
Non perché sia un gallo nel senso più stretto del termine, ma perché quando segnò il suo primo gol tra i professionisti, lo dedicò al suo amico che si chiamava proprio Gallo.
Il terremoto di Maradona
Diego Armando Maradona non aveva una vera e propria esultanza, ma la leggenda narra che quando segnava nello stadio San Paolo, i tifosi andavano in delirio e tutto il quartiere Fuorigrotta registrava piccole scosse di terremoto: praticamente tremava tutto lo stadio.