Principale Arte, Cultura & Società Mauro Afro Borella dell’Accademia Albertina di Torino: Riflessioni sull’Empatismo

Mauro Afro Borella dell’Accademia Albertina di Torino: Riflessioni sull’Empatismo

 

Il Prof. ordinario dell’Accademia Albertina di Torino, Arch. Mauro Afro Borella, mi invia questo video omaggio molto bello per incoraggiare l’attività del Movimento Empatico di cui egli stesso fa parte fin dall’inizio.

Tra i vari temi toccati, il Prof. afferma:

“Una delle ultime manifestazioni organizzate – ricorda Borella – è la decima edizione del Cilento International Poetry Prize che ha premiato poesia, narrativa, arte, teatro, musica, temi tra i tanti rappresentati dai Maestri che condividono e riconoscono i valori del Movimento e portano loro contributi di molte e differenti professioni.

Parlare del Movimento Empatico significa riconoscere negli artisti il rapporto tra persone luoghi e storia, che ritroviamo nella capacità di rispettare, comprendere e rispondere ai sentimenti e alle esperienze nostre e altrui anche con l’ascolto di altri senza giudicare.

La storia può aiutarci come geografia della memoria e traccia della memoria non solo nell’approccio ufficiale con materiali, architetture, attività, ma anche come memoria dei modi di vivere domestici come approccio emozionale e come indizio e spia dei problemi dei tempi trascorsi che può aiutarci a trovare nuovi progetti, a capire la realtà odierna e i problemi della nostra epoca nella vita di tutti i giorni.

Molti “Maestri Empatici” sono docenti e come tali trasmettono i valori del Movimento al nostro futuro, i giovani di oggi, oltre che le capacità di riconoscere le culture con identità locale, i valori della condivisione sociale e di sviluppare la cultura emotiva attraverso. Attività che è avvenuta con la fondazione, sempre di Menotti Lerro, della prima Scuola Empatica nel Cilento.

Personalmente ho aderito al Movimento perché mi permette di condividere la mia ecologia sociale cioè il rapporto con persone, emozione, luoghi e conoscere differenti tipologie di approcci di altri intellettuali che mantengono sempre il rispetto della vita sociale e del rapporto con la Natura, questo anche in veste di uno dei fondatori del movimento ecologico e poi dei Verdi partendo da Milano negli anni ‘80″.

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