
Nel 2015 decisi di trascrivere alcune delle mie poesie su delle tele che avevano alla base un leggero acquerello.
L’idea risultò molto apprezzata e le stesse furono esposte per la prima volta al “Plus” di Firenze per 6 mesi (curiosità, nonostante le telecamere ne fu trafugata una…). La seconda esposizione, ancora per 6 mesi, si tenne a Berlino, organizzata dallo storico dell’Arte Carlo Franza.
Tornate in Italia una presentazione fu allestita nella Galleria di via Solferino a Milano per un mese, per poi passare alla Pinacoteca Provinciale di Salerno per alcune settimane e nella chiesa di Santa Maria De Lama prima e presso l‘ipogeo del Complesso Monumentale di San Pietro a Corte della tessa città poi, a cura della Soprintendenza ai Beni Culturali di Salerno e Avellino; infine le tele artistiche fecero tappa nella Biblioteca Comunale di Vallo della Lucania e per alcuni mesi presso il Municipio di Omignano Cilento (che è anche il mio paese di origine di cui mi onoro essere cittadino benemerito). Ultima e definitiva, forse, tappa è Roccadaspide, nella Sede del Centro Contemporaneo delle Arti generosamente offerta dal Sindaco Gabriele Iuliano.
Le tele di poesia visiva trattengono in sè una serie complessa di temi e motivi che bene sono stati presentati dallo stesso Carlo Franza e da altri critici letterari e d’arte.

(Mostra di poesia visiva di Menotti Lerro a Berlino)