
In questi giorni sto ricevendo molte riflessioni “filosofico-letterarie” davvero rilevanti e lusinghiere sul tema di Unus, “l’Artista Totale” simbolo del Movimento Empatico. Ne propongo dunque 3 al lettore degli amici Mauro Afro Borella, Carlo Di Legge e Santino Scarpa (Gulliver).
-Il personaggio nato mito contemporaneo e antico al contempo di Unus, ideato da Menotti Lerro come simbolo luminoso del Movimento Empatico, mi sembra l’espressione più entusiasmante della modernità. Unus ci ammonisce e ci esalta, ci fa sentire carnefici, vittime e uomini capaci di empatizzare con il dolore altrui. Unus è un personaggio già indimenticabile della storia letteraria. (Mauro Afro Borella)
È noto che l’umanità ha bisogno di miti, ne crea in continuazione. Il tempo dei miti è sempre. Da buon poeta e studioso, Menotti Lerro è egli stesso capace di costruirne uno, che appare del tutto coerente con il suo progetto di connessione tra le arti e di buon sentire tra gli uomini. Egli dice di riunificazione tra le arti “in simbolo” nel senso che, simbolicamente, con le proprie iniziative ha ottenuto l’adesione al progetto empatico da parte di maestri rappresentativi di tutte le arti. E che alcune siano state nella realtà connesse fino a qualche secolo fa, come poesia e musica (possono esserlo in vari modi; ma, nel caso, la musica veniva composta per la poesia e non, come può accadere, viceversa) è oggetto di discussione anche recente. Nulla vieta che si possa nella realtà collaborare tra le arti. Si potrebbe continuare con la danza: ma non è che un esempio, gli esempi si possono moltiplicare. Produrre “empatia” tra gli stessi uomini che scrivono poesia, come tra gli artisti e gli uomini? Le significative adesioni e attestazioni presenti nella vita e nell’Empatismo di Menotti Lerro stanno ad attestare che ciò è possibile: nella sua biografia poetica, infatti, è oltretutto presente un lavoro con un altro poeta, Gianni Rescigno, edito da Manni nel 2009. Sono inoltre personalmente convinto che ci sia bisogno di visionari e di visioni, perché le cose possano migliorare e perché la speranza, come da sempre sopravvive, continui. Solidarietà a Menotti Lerro, dunque, e al Movimento Empatico, nell’ambito di un discorso molto più ampio che investe l’intero genere umano, in cui la poesia e le arti hanno parte. (Carlo Di Legge)
L’innovativo e sbalorditivo “Mito di Unus” di Menotti Lerro rappresenta un altro tassello estremamente significativo e brillante in quel grande mosaico da lui assemblato con il Movimento Empatico. Alla tragedia dell’uccisione e dello smembramento dell’Artista Totale, figlio di Zeus e di una comune donna del nostro mondo, fa seguito dunque la ricomposizione dei frammenti che il Movimento Empatico (che ricordiamolo ha riunito tutte le arti, invitandole al dialogo e all’amore tra loro) ha determinato. (Santino Scarpa – Gulliver)
