
Mentre in Arabia Saudita, funzionari statunitensi e russi tengono colloqui di pace storici, escludendo l’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelesnky, in visita ad Ankara, e Recep Tayyip Erdoğan hanno tenuto una conferenza stampa congiunta, presso il Complesso presidenziale. Durante l’incontro con Zelensky, Erdogan ha affermato che l’integrità territoriale e la sovranità di Kiev sono condizioni sine qua non per la Turchia.
Erdogan getta il guanto di sfida: sostiene l’Ucraina
L’Ucraina attribuisce “grande importanza” alle sue relazioni con la Turchia e alla posizione sulla “sovranità e integrità territoriale” del Paese. Erdogan infatti, ha sottolineato che Ankara fornirà ogni tipo di supporto affinché i negoziati si concludano con una pace duratura. Nel frattempo, con gli USA ampiamente visti come un alleato sempre più inaffidabile per l’Ucraina, Zelensky rafforza alcune delle alleanze più affidabili di Kiev. L’Ucraina e la Turchia hanno firmato due accordi bilaterali sulla cooperazione nei settori dell’istruzione e dei media. Ankara continua a sostenere che la Turchia, nonostante la sua appartenenza alla NATO, è la sede ideale per eventuali colloqui di pace tra i due vicini del Mar Nero. Inoltre Ankara sembra che stia lanciando un messaggio secondo cui l’Europa, con forze armate che per dimensioni non sono all’altezza di quelle della Russia, dovrebbe cercare un accordo di difesa e sicurezza più stretto con la Turchia, in cambio del quale dovrebbe avanzare la richiesta turca, congelata da tempo, di entrare nel blocco europeo. Intanto, i leader europei, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, hanno espresso timori che gli sforzi di pace di Trump possano compromettere gli interessi ucraini.
Alla ricerca di nuovi partner
Non invitato ai colloqui di Riad dall’amministrazione Trump degli Stati Uniti, il leader ucraino cerca di assicurarsi, dunque, che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non accetti accordi dannosi con il leader russo Vladimir Putin, passandogli sopra la testa. Pertanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha congelato una proposta di concessione per l’estrazione di notevoli risorse minerarie dell’Ucraina del valore di diverse migliaia di miliardi di dollari dopo che la parte statunitense ha offerto poco in cambio. Il leader ucraino ha chiarito che l’accordo minerario con gli Stati Uniti deve comprendere non solo le risorse del sottosuolo, ma anche garanzie di sicurezza e investimenti stranieri in Ucraina, tutti aspetti che devono essere disciplinati dalla legge, e sta diventando sempre più chiaro che nessuno dei suoi alleati è disposto a offrire un autentico accordo sulla sicurezza. Durante una visita negli Emirati Arabi Uniti, Zelensky ha annunciato la firma di un accordo commerciale bilaterale che semplificherà gli scambi tra i due Paesi. Secondo il Ministero dell’Economia, questo segna il primo accordo nella storia dell’Ucraina con una nazione del Golfo. Il ministro dell’Economia, Yulia Svyrydenko, ha affermato che l’Arabia Saudita sostiene attivamente l’Ucraina, sottolineando che ha già stanziato 500 milioni di dollari per la ricostruzione.