
Uno strepitoso Lino Vairetti, fondatore e leader della storica band musicale degli Osanna, ripercorre sul filo della memoria – anche in qualità di “Maestro Empatico” del nostro Movimento artistico-letterario – la storia personale e collettiva del Festival di Sanremo. Sentimenti, aneddoti e curiosità fin dalla propria infanzia e di una vita (che casualmente coincide nei tempi proprio con la nascita del Festival più amato nel Bel Paese: 75 anni luminosi e illuminati) segnata piacevolmente dalla sua passione per il canto, iniziato senza prospettive, che improvvisamente gli aprì le porte del successo.
Un racconto inedito, questo che Vairetti ci regala in esclusiva, straordinario, che rifugge dalle facili e spesso ingenerose critiche, dimostrando, invece, un amore profondo e onesto, nel bene e nel male, per il Festival della Canzone Italiana, per la musica tout court e per chi si esibisce, mettendosi in gioco, cercando di dimostrare il proprio talento.
Tra ieri, oggi e domani, Vairetti getta il suo sguardo sobrio, intelligente e ironico sulla società musicale (anche così diversa da quanto lui stesso è da sempre solito produrre) dichiarando la sua stima profonda per tutti coloro che esprimono bellezza, citando felicemente presentatori, cantanti e cantautori di ogni tipo del passato e del presente e abbracciando lo slogan mitico del Festival, ossia “Perché Sanremo è Sanremo”.
Lino Vairetti, cantante, chitarrista, compositore e scultore italiano tra i più consapevoli e brillanti del nostro panorama, dimostra nuovamente, tra l’altro, di possedere uno spessore umano e culturale di altissimo profilo e noi non possiamo che augurargli di essere sempre sulla cresta dell’onda così come i suoi seguitissimi concerti dimostrano ancora oggi dopo ben 50 anni di concerti con gli Osanna; e, inoltre, a Lino auguriamo di essere prestissimo nuovamente su quel pur sempre mitico palco sanremese da vera Superstar quale egli è.

(in esclusiva per il “Corriere di Puglia e Lucania”)