
Israele e Palestina unite sul palco, Noa e Mira Awad emozionano Sanremo con Imagine di John Lennon. Papa Francesco introduce l’esibizione con un messaggio di speranza per i bambini vittime della guerra.
Questa sera, il Festival di Sanremo ha scritto una delle pagine più emozionanti della sua storia.
In un mondo segnato da conflitti e divisioni, la musica ha ancora una volta dimostrato il suo potere universale, Noa, cantante israeliana, e Mira Awad, artista palestinese, hanno portato sul palco dell’Ariston un messaggio di speranza e fratellanza, interpretando Imagine di John Lennon.
Papa Francesco, la musica ponte di pace
A rendere ancora più significativo questo momento è stato l’intervento di Papa Francesco, che con un videomessaggio ha introdotto l’esibizione ricordando la Giornata Mondiale dei Bambini, che è stata celebrata a maggio 2024.
Le sue parole hanno toccato il cuore del pubblico,
“La musica può arrivare a tutti i cuori. La musica può donare speranza, può far riflettere sui tanti bambini che oggi non possono cantare a causa della guerra. Perché la guerra è sempre una sconfitta.”
Un silenzio carico di emozione ha attraversato il Teatro Ariston mentre le due artiste
hanno intonato le prime note di Imagine, la canzone simbolo del sogno di un mondo senza confini, senza odio, senza guerre.
Alle loro spalle, sul grande schermo, l’immagine della Basilica di San Francesco d’Assisi, simbolo universale della pace.
L’intensità dell’interpretazione di Noa e Mira Awad ha reso il momento ancora più struggente. Le loro voci, così diverse eppure perfettamente armonizzate, hanno trasmesso il senso profondo del brano, trasformandolo in una preghiera laica per la riconciliazione tra i popoli.
Il pubblico dell’Ariston ha seguito l’intera esibizione in un silenzio quasi
sacrale, per poi esplodere in un’ovazione unanime. Tutti in piedi, per un tributo che è andato oltre la musica, toccando le corde dell’anima.
Un momento di altissimo valore simbolico, che ha dimostrato come l’arte possa essere un linguaggio di pace, capace di superare ogni barriera politica e culturale.
La scelta della Basilica di Assisi come sfondo ha amplificato il significato dell’esibizione, richiamando l’eredità di San Francesco e il suo messaggio di amore universale.
Papa Francesco, nel suo messaggio, ha ribadito il valore della musica come strumento di unione, “Il canto deve raggiungere il cuore di tutti, deve aprire il cuore di tutti, impegnandoci a costruire un mondo più giusto.”
E questa sera, sul palco di Sanremo, la musica ha davvero parlato a tutti.
Un momento storico, che rimarrà impresso nella memoria di chiunque abbia avuto il privilegio di assistervi.