
Klaus Iohannis ha annunciato oggi le sue dimissioni dalla carica di presidente della Romania, in un clima di crescente malcontento tra la popolazione e perfino tra i suoi stessi alleati politici e per scongiurare una possibile crisi causata dall’imminente voto parlamentare sul suo impeachment. Iohannis è presidente della Romania dal 2014. Il suo secondo mandato presidenziale si è concluso il 21 dicembre, ma è rimasto in carica fino all’insediamento del suo successore. Il politico di estrema destra, Calin Georgescu che si è opposto al sostegno militare all’Ucraina e al transito del grano ucraino attraverso la Romania, resta il candidato principale per le elezioni riprogrammate a maggio.
Il presidente rumeno annuncia le dimissioni dall’incarico
Per la terza volta, diversi partiti di opposizione, tra cui l’estrema destra Alliance for the Unity of Romanians (AUR), il partito nazionalista SOS e il Party of Young People, ma anche alcuni membri del partito riformista Save Romania Union (USR), hanno chiesto l’estromissione di Iohannis tramite una mozione presentata al Parlamento. I partiti di opposizione di estrema destra hanno presentato al parlamento rumeno un’iniziativa per mettere sotto accusa il presidente, poiché Iohannis è rimasto in carica più a lungo del termine previsto dopo l’ annullamento dei risultati del primo turno delle elezioni presidenziali del Paese. Ciò è avvenuto dopo che il populista di estrema destra Calin Georgescu ha inaspettatamente vinto il primo turno, dopo di che sono emerse accuse di ingerenza russa e violazioni elettorali. I risultati del primo turno sono stati annullati dalla corte costituzionale a causa della presunta ingerenza russa e di una campagna ibrida su TikTok volta a sostenere il politico rumeno di estrema destra Calin Georgescu. Il filo-russo Georgescu è emerso come favorito dopo il voto del 24 novembre, assicurandosi il 23% delle schede. La candidata filo-UE Elena Lasconi è arrivata seconda con il 19%.