
Cup di Pulsano: il display per le code è rotto da un anno, anziani e malati costretti a restare in piedi, e il consigliere comunale Angelo Di Lena invia una segnalazione all’URP della Asl di Taranto.
Poliambulatorio di Pulsano – TA : La tecnica migliore è quella di rimanere in piedi, vicino agli sportelli.
Così che, ogni volta che si libera lo sportello si procede per effettuare la prenotazione e si mantiene il controllo su chi entra, e non si perde il conto dei numeri distribuiti dal vigilante .
«Chi è l’ultimo?» e via a controllare il proprio bigliettino. «Ma che numero è entrato ora?», e il disorientamento si insinua nelle persone in coda. È tutta una questione di attenzione e organizzazione.
Guai a sedersi o distrarsi, perché il rischio che qualcuno – anche inconsapevolmente – finisca per passarti avanti, è piuttosto frequente, e allora ritrovare il filo si fa più complicato. Specialmente per le persone anziane, magari con qualche problema all’udito.
Storie di ordinari disservizi al Poliambulatorio di Pulsano in cui è situato il Centro di prenotazione unica (il cosiddetto Cup), dove, da oltre un anno, il display luminoso che segnala lo scorrere dei numeri, e il relativo sportello dell’operatore che si è liberato – come quello che si trova negli uffici delle Poste, o più semplicemente ai banchi di un qualsiasi supermercato – non funziona più e gli utenti sono costretti a organizzarsi a voce e a mettersi in fila indiana per non perdere il posto.
Spesso, però, quando le persone in attesa diventano un po’ troppe e si perde il filo dell’organizzazione, tocca o al vigilante o agli utenti stessi del Cup rimettere ordine al gruppo scomposto.
«Che numero ha lei signora? Mi faccia vedere. La prossima a entrare è lei».
Capita, però, che qualcuno alla fine si agiti, e tocca sempre o ai dipendenti o ai vigilanti placare gli animi.
– Così denuncia un concittadino del consigliere Di Lena che disperato dopo questo disservizio scrive :
“Un mese è comprensibile che sia guasto il display luminoso ma oltre un anno vuole dire strafegarsene delle persone”.
In fin dei conti, verrebbe da dire che una cosa come questa, a confronto con l’impegno della sanità pubblica per abbattere le liste di attesa per le visite, è davvero un piccolo problema. Ma perché, se davvero è un piccolo problema, in un anno non si è ancora riusciti a risolverlo?