Principale Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli La orchestra della citta’ metropolitana si rilancia

La orchestra della citta’ metropolitana si rilancia

Il primo concerto inaugurale 2025 della Orchestra cittadina, quella che una volta si chiamava ICO (Istituzione Concertistica Orchestrale) e che ora prende il nome di «metropolitana», ha debuttato venerdi 30 nella bella sede dell’Auditorium del conservatorio intitolato a Nino Rota. L’ingresso è stato regolato da agevolazioni e con costo molto contenuto (max 5 euro).

Questa orchestra cittadina ha una storia lunga nel tempo e nelle persone-musicisti che l’hanno fatta nascere a partire dal lontano 1977 all’interno dell’Ente della Provincia di Bari. Ma con una sua caratteristica dominante: decentrare il più possibile la cosiddetta Musica Colta, alias musica d’arte, rivolgendosi a strati di popolazione impossibilitata a seguire a Bari quei prodotti culturali che trascendono l’ambito musicale. La Musica/ Musica, come la definisce Riccardo Muti, è essa stessa molto di più dell’ambito sonoro, in quanto si collega alla cultura tout-court nel senso più ampio possibile e variegato. Per volare alto, basterebbe chiedersi cosa sarebbe Beethoven senza il riferimento alla ‘dialettica’ hegeliana insita nelle proprie Nove Sinfonie, Quartetti, Sonate, Cantate.

L’attuale Orchestra Metropolitana, oggi programmata e ben diretta da un giovane musicista, il m° Vito Clemente, continua bene quella sua funzione civile e culturale molto legata al territorio e che dunque ha una sua funzione, quasi una vera e propria missione anche spesso rivolta alle scuole; una sorta di ‘mission’ per davvero ineludibile che si potrebbe sintetizzare in un unico sostantivo: decentramento.

Il concerto inaugurale 2025 come detto si è tenuto venerdi 30 e presentava un interessante programma dato da una sinfonia operistica poco nota di Rossini (Il viaggio a Reims) cui sono seguiti due concerti per pianoforte. Il primo ha visto la pianista Angela Annese dar vita, in prima esecuzione assoluta, alle Variazioni e Fuga nei dodici toni sul nome di Bach di Rota; a cui si aggiungeva di George GERSHWIN il mirabile Concerto per pianoforte e orchestra eseguito stupendamente dal m° Pasquale Iannone.  C’è da sottolineare infine che questi due notevoli pianisti sono o sono stati docenti di pianoforte principale proprio del Conservatorio musicale cittadino.

(pierfranco moliterni)

 

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