
Se c’è la destra al governo magistratura si comporta diversamente e ci saranno conseguenze”
“Siamo di fronte a un tecnicismo. Non conosciamo appieno il merito della vicenda, ma è evidente che si siano formate due fazioni: da un lato c’è chi sostiene che l’iscrizione nel registro degli indagati dei membri del governo sia un atto dovuto, dall’altro l’articolo 335 della Costituzione ci dice che prima sarebbe necessaria una valutazione. Ciò mi fa pensare che questo atto sia più voluto che dovuto”.
Ha esordito così l’ex magistrato Luca Palamara ai microfoni di Radio Cusano, intervenuto nel corso della trasmissione ‘Greenwich’ in merito alle implicazioni istituzionali e politiche del caso Almasri. E ha proseguito: “la storia oramai insegna: se c’è alla guida del paese un governo di destra la magistratura si comporta in modo diverso. Semplicemente le due parti- spiega- hanno posizioni inconciliabili.
La magistratura pensa che debbano governare le leggi e non la politica, dall’altra però il governo rivendica il diritto di esercitare il suo mandato elettorale”. Palamara poi conclude il suo intervento con una riflessione “il problema è che il caso Almasri è un precedente importante, il danno oramai è fatto. Prima la magistratura era solita interrogarsi sulle scelte della politica, prendendo in considerazione il tema della ragion di Stato, ora invece riflette nel senso opposto: ci saranno conseguenze per questo tipo di scelta” ha concluso Luca Palamara.