
Pulsano (TA) – Il Consigliere Di Lena sulle tariffe agevolate
Purtroppo la mia proposta per l’introduzione di tariffe agevolate basate sull’ISEE, eliminando dunque la tariffa unica dal regolamento sulla refezione scolastica delle scuole primarie per determinare i costi dei pasti non è stata accolta dalla maggioranza.
Così come è stata è respinta anche la mia mozione sulle dirette video dei consigli comunali con scuse banali sui costi del servizio. Ringrazio i colleghi di opposizione che mi hanno sostenuto.
Durante il dibattimento nella massima assise comunale questa sera (giovedì 23 gennaio us) presso il Convento Dei Padri Riformati Di Pulsano il Sindaco ha più volte richiamato la nota della corte dei conti usandola come alibi per affermare che il Comune di Pulsano è pieno di debiti e non si possono fare sprechi e quindi le mie proposte non erano accoglibili. Ma così non è.
Più precisamente la deliberazione n.153/2024/PRSP della Corte dei Conti, conferma quello che da un decennio si sapeva, il Comune di Pulsano non riesce a coprire le spese, non ha sufficienti entrate e per coprire le proprie uscite.
Senza annoiarvi sulle numerose criticità dei bilanci comunali depositati, e le incongruenze ripetute per decenni, la Corte dei Conti invita l’amministrazione ad assicurare all’Ente un graduale riequilibrio finanziario, e per poterlo fare a pag.7 della delibera la Corte consiglia quali potrebbero essere gli interventi da applicare. Tra questi vi sono anche i servizi a domanda individuale, mensa e scuolabus.
Allora la domanda è semplice:
– perché non consentire a chi ne ha veramente bisogno la possibilità di avere un’adeguata retta in base alle circostanze lavorative e famigliari dei nuclei famigliari indigenti?
È tanto complicato?
L’ufficio servizi sociali credo che sappia benissimo quali potrebbero essere le famiglie bisognose. Aiutare non fa male.
Per finire, sempre la Corte dei conti evidenzia l’utilizzo errato di somme vincolate, quindi la domanda che mi faccio è: “i trasferimenti ministeriali previsti per copertura parziale del servizio mensa e scuolabus sono utilizzati correttamente?”, se si “tali somme non potrebbero essere utilizzate per agevolare i bisognosi?”
La mia battaglia, dunque, come ho anche ribadito alla giornalista di Antenna Sud continua!