
Il vicepresidente cinese Han Zheng, rappresentante speciale del presidente Xi Jinping, parteciperà all’insediamento presidenziale di Donald Trump lunedì a Washington, DC. Questa mossa segnala l’intenzione di Pechino di “rafforzare il dialogo” con la nuova amministrazione statunitense, nonostante il contesto teso di una complessa relazione commerciale. È la prima volta che un alto funzionario cinese partecipa all’insediamento di un presidente degli Stati Uniti.
Pechino ci sarà all’insediamento di Trump
L’annuncio arriva solo pochi giorni prima della seconda inaugurazione di Trump, prevista per il 20 gennaio, che segna un momento cruciale nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Mentre il presidente eletto è noto per la sua posizione aggressiva sul commercio, tra cui l’imposizione di tariffe elevate sulle importazioni cinesi durante il suo primo mandato, la Cina ha espresso la sua disponibilità a perseguire una relazione “stabile, sana e sostenibile” con gli Stati Uniti. Un portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha ribadito che Pechino segue i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione win-win nei suoi rapporti internazionali. Si tratta di una mossa tenuta sotto stretta osservazione a Taipei, nello Stretto di Taiwan, e nella capitale giapponese Tokyo; sia Taiwan sia il Giappone, negli ultimi mesi, hanno dovuto fare i conti quasi quotidianamente con una crescente aggressione territoriale e intimidazione da parte delle forze militari cinesi.
Stabilizzare le relazioni
Mentre Trump entra nel suo secondo mandato, il mondo osserverà attentamente i segnali di come gli Stati Uniti affronteranno i loro rapporti con la Cina, in particolare perché Trump ha minacciato misure ancora più severe contro la seconda economia più grande del mondo. Tuttavia, con l’appello di Pechino alla cooperazione, il palcoscenico è pronto per possibili cambiamenti nei legami bilaterali che plasmeranno il futuro del commercio globale. Gli Stati Uniti e la Cina sono da tempo invischiati in guerre commerciali, accuse di pratiche commerciali sleali e dispute su questioni come il traffico di fentanyl, il governo cinese ha espresso il suo impegno a collaborare con la nuova leadership statunitense per “gestire adeguatamente le differenze”. Con le tensioni ancora latenti, la leadership di Pechino spera di tracciare un percorso verso una relazione più costruttiva nonostante le sfide in corso.